Leo: bene +13,8 mld di entrate ma c’è macigno bonus edilizi

Leo: bene +13,8 mld di entrate ma c’è macigno bonus edilizi

“L’amministrazione finanziaria sta lavorando bene. Abbiamo un versante della spesa che è ancora preoccupante perché come voi sapete portiamo quel macigno che che è il super bonus. Quindi a fronte di 13,8 miliardi di maggiori entrate abbiamo 13,1 miliardi di recupero bonus edilizi, utilizzo di crediti d’imposta e via dicendo. Intanto è sicuramente incoraggiante perché significa che stiamo lavorando bene”. Lo ha detto, con riferimento ai 13,8 miliardi di entrate in più dal fisco per il 2025, Maurizio Leo (FdI), vice ministro all’Economia e alle Finanze, a margine dell’evento ’Spazio Made in Italy’ organizzato dai gruppo di Camera e Senato di FdI fino a oggi a Senigallia (Ancona).

Priorità ceto medio

“Il ceto medio è una nostra priorità, ma anche la rottamazione, una rottamazione intelligente si può fare perché teniamo presente che abbiamo. Saremo a 1.280 miliardi di cartelle. Se incominciamo a fare una selezione, vediamo quelle per cui effettivamente si può effettuare il recupero. Tante cose risalgono al Duemila, quindi è difficile che si possono recuperare. Ci concentriamo su chi effettivamente ha difficoltà perché molto spesso ci sono dei casi in cui si presenta l’istanza per la rottamazione poi nel lasso temporale tra l’istanza e il pagamento si disinnescano procedure esecutive e via dicendo. Quindi c’è un uso pretestuoso della rottamazione. Se invece ci concentriamo su chi veramente non ce la fa, cominciamo a individuare le annualità per cui si può intervenire”, ha spiegato Leo intervenendo all’evento in corso nelle Marche.

Mano tesa ai contribuenti corretti

Sulla questione Lega e una versione più selettiva della rottamazione ha aggiunto: “Penso che tutta la maggioranza è orientata a venire incontro ai contribuenti, quindi il ragionamento di buon senso lo facciamo anche con i colleghi della Lega”. Sul ventaglio di intervento Leo ha poi dichiarato: “Sempre prudentemente dico che dobbiamo individuare le risorse e se, come speriamo, si potranno reperire queste risorse, possiamo intervenire proprio sull’aliquota. Noi abbiamo 3 aliquote: 23, 35 e 43. Se l’aliquota del 35 la portiamo al 33 possiamo fare in modo che il ceto medio venga in qualche modo alleviato del carico che esiste”. La nostra riforma fiscale “è proprio un diverso approccio che noi vogliamo presentare ai contribuenti. Mano tesa ai contribuenti corretti e ovviamente inflessibili nei confronti di chi fa frodi e artifici particolari”, ha poi concluso.

Fonte: Il Sole 24 Ore