
L’eredità di Guglielmo Marconi e di quel clic che ha acceso il mondo
Nel primo esperimento che oggi viene ricordato come l’atto di nascita del wireless, Marconi usò un’antenna verticale lunga dieci metri, connessa a un generatore di alta tensione. Il segnale, trasmesso attraverso un sistema grezzo ma efficace, fu ricevuto da un apparato che includeva il coherer, un tubicino con polveri metalliche che reagivano ai campi elettromagnetici. Semplice, quasi rudimentale. Ma efficace. La comunicazione senza fili era nata.
Da Pontecchio allo spazio
«Villa Griffone — aggiunge Giulia Fortunato — non è solo un monumento storico. È diventata un hub di divulgazione scientifica, fucina di innovazione, capace di ispirare le nuove generazioni a guardare oltre, verso il futuro delle telecomunicazioni e delle tecnologie wireless». In occasione della “Giornata Marconi”, sono state inaugurate tre nuove sale espositive, una delle quali ospita il modello del satellite Sentinel-1, in prestito dall’Agenzia Spaziale Europea. È un segnale — nel senso più ampio — di continuità tra l’esperimento casalingo del 1895 e la rete spaziale globale che oggi regge buona parte delle nostre vite: navigazione, comunicazioni, sicurezza.
«Nel 2024, primo anno di attività della nuova Presidenza della Fondazione, Villa Griffone ha registrato un incremento del 76% di visitatori e pubblico: un dato significativo, frutto delle molteplici iniziative promosse e dell’impegno condiviso con il Comitato Nazionale» ha poi aggiunto la presidente ricordando che le celebrazioni di Guglielmo Marconi sono state previste nell’arco di un triennio: 2024-26 (in omaggio alla nascita e al primo segnale wireless nel 2024 e 2025 e ai 125 anni dal primo segnale transoceanico e ai 130 anni dal primo brevetto nel 2026).
L’eredità da trasmettere ai giovani
«Quello che abbiamo voluto — chiosa la presidente del Comitato — è anche coinvolgere i giovani. Dobbiamo avvicinare sempre di più le giovani generazioni alla conoscenza dell’eredità scientifica di Guglielmo Marconi». Durante la giornata, Elettra Marconi — figlia dell’inventore e presidente onorario della Fondazione — ha poi consegnato i Premi Marconista del XXI secolo e per la Creatività. Due riconoscimenti a chi, oggi, incarna la stessa attitudine pionieristica: scommettere sull’ignoto.
Oggi Villa Griffone è diventata sede di un museo e centro di ricerca. Ci sono sale nuove, strumenti multimediali, modelli di satelliti. Ma la vera forza del luogo resta quel clic originario. La forza di un gesto semplice e visionario: tentare di far passare un messaggio là dove nessuno pensava potesse arrivare. Oggi diamo per scontato che una voce possa viaggiare da un continente all’altro, che un drone riceva un comando da centinaia di chilometri, che un satellite monitori in tempo reale un’intera area terrestre. Ma se oggi viviamo immersi in un ecosistema di connessioni digitali, satelliti, cloud e streaming istantaneo, lo dobbiamo a quell’atto di disobbedienza costruttiva, figlio più della visione che della scienza accademica.
Fonte: Il Sole 24 Ore