L’eterno ritorno dell’orto in città: i gadget per coltivare sul balcone

Confondersi è un attimo: un conto è l’orto a casa, un altro è l’idroponica, altro ancora è lo smart gardening. Non nel senso che sono “cose” che non si parlano, ma ognuna di questa attività risponde a esigenze diverse. Per esempio, l’orto in casa non deve necessariamente essere smart. Vuole dire che non sei costretto a tempestare il tuo vaso (o i tuoi vasi plurale) di sensori e Led. Puoi serenamente rinunciare a controllare il nutrimento della pianta attraverso un pc come se fosse un videogioco. Se però i simulatori botanici sono la vostra passione ecco qualche dispositivo per un intrattenimento sano da vero contadino digitale.

I sensori intelligenti da mettere sotto terra

Partiamo dai monitoraggio della pianta via Wifi e su smartphone (o tablet). Come un Tamagotchi ma reale: si inseriscono dei sensori sotto la terra che possono misurare i livelli di umidità, la luce e tipologia di terreno. L’app quando è ben realizzata è in grado di segnalare le condizioni della pianta e i nutrimenti di cui ha bisogno. Sul mercato trovate numerosi sensori di questo tipo, costano alcune decine di euro, sono sistemi imperfetti con una vocazione consumer, tradotto piacciano molto ai nerd e si mostrano agli ospiti. Come anche il taglierba modello Roomba, con guidata autonoma e rilevatore di movimento. Lo puoi programmare e non chiede neanche la “paghetta” per avere messo a posto il giardino di casa.

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Le app per il giardino d’appartamento

Numerose e utilissime le applicazioni per progettare il giardino da appartamento. Vi spiegano quali piante scegliere, dove metterle e come curarle. Sono libri di giardinaggio interattivo. Le app più sofisticate analizzano anche l’ambiente in 3D e forniscono suggerimento per l’esposizione della piante nei pressi delle finestre. Più articolato invece è il sistema che si occupa di automatizzare l’orto. Vuole dire: irrigazione, livello di luce, calore e fertilizzante. Sono sistemi dell’irrigazione automatica del vostro orto Per esempio esistono sistemi di irrigazione che in base alla tipologia di piante decidono quanta acqua usare. Sono eco-frendly ma non costano poco.

Cosa coltivare in balcone

Automatizzare completamente l’orto o il giardino può avere senso per esempio quando si parte per le vacanze. Sul piccolo possono anche funzionare, quindi bene per fiori e piante. Per l’orto invece è poco sensato. Chi intende davvero coltivare frutta e verdura in casa più che di gadget tecnologici deve possedere curiosità, tempo e spazio sul balcone. Almeno un metro per un metro dove potere disporre magari due o tre vasi in verticale. Tenete conto che quasi tutto quello che si può coltivare in un orto vero e proprio lo si può coltivare, con alcune accortezze, anche in vaso. La frase va intesa con quel minimo di buonsenso: piantare una quercia sul balconcino di servizio è sconsigliabile. Poi la patate e le zucche di solito richiedono molto spazio e non sono indicate per vasi di coccio. Esistono dei sacchetti per la coltivazione, di forma cilindrica, che permettono di controllare quello che avviene sottoterra. Per i principianti il consiglio è quello di non partire dal seme ma dalla piantina da interrare nel vaso. Cioè è buona cosa fare germogliare i semi in casa utilizzando un vassoio per germinazione e poi passare al balcone.

Quanto al balcone non deve essere all’ombra (le piante hanno bisogno di almeno sette ore) ed è meglio se è disposto a sud est o a sud ovest. Come “prima volta” il consiglio è quello di partire dalla fragole, che garantiscono grandi soddisfazioni anche in città. Anche le piante aromatiche come origano,salvia, rosmarino e prezzemolo non richiedono il pollice verde e si possono piantare durante tutto l’anno. E’ vero che esistono persone che si considerano dei killer dei vegetali pollici neri in grado di uccidere anche piante quasi indistruttibili come le succulente (o piante grasse). Come esistono persone che parlano alle piante e sono convinte di potere influire sul loro ciclo biologico. Il consiglio è quello di mantenere ove possibile un approccio laico all’orto, ricordare che frutta e verdura sono spesso stagionali e non tutti i balconi sono esposti e adatti ad ospitare vita vegetale.

Fonte: Il Sole 24 Ore