L’Fmi striglia l’Europa: debito insostenibile senza crescita. Superare il voto all’unanimità

L’Fmi striglia l’Europa: debito insostenibile senza crescita. Superare il voto all’unanimità

WASHINGTON – «L’Europa si trova in un momento decisivo. La crescita è troppo bassa» e a questi ritmi «i piani di bilancio esistenti sono insufficienti per gestire l’enorme spinta sulla spesa». Senza una risposta politica «coraggiosa», le pressioni metterebbero il debito pubblico su un «percorso esplosivo». Il monito arriva dal report sull’Europa dell’Fmi, pubblicato il 17 ottobre. I toni sono più preoccupati di quelli finora sentiti nelle riunioni in corso a Washington, tanto che il Fondo monetario si spinge a suggerire all’Unione Europea di sveltire i processi istituzionali, anche superando la barriera del voto all’unanimità.

Voto a maggioranza

L’Fmi invita «a prendere in considerazione» la possibilità «di adattare la gerarchia decisionale della Ue e abbreviare i procedimenti a sostegno dell’agenda di riforme strutturali. Questo potrebbe, per esempio, implicare il passaggio al voto a maggioranza piuttosto che all’unanimità» oppure consentire di procedere a chi lo desidera.

Idee non nuove in assoluto, ma estremamente complicate da attuare. Il richiamo dell’Fmi è significativo: l’8 ottobre, la numero uno dell’istituto, Kristalina Georgieva, aveva lanciato la proposta – o provocazione – di valutare «la nomina di uno zar del mercato unico», dotato «di reale autorità per portare avanti le riforme».

Crescita bassa e dazi auto-imposti

Per l’Eurozona l’Fmi prevede una crescita dell’1,2% nel 2025 e dell’1,1% nel 2026, con rischi al ribasso, derivanti da dazi, minacce alla sicurezza e il possibile ulteriore apprezzamento dell’euro. Incertezza e protezionismo «freneranno la crescita dell’Eurozona di circa 0,5 punti percentuali tra il 2026 e il 2027», afferma l’Fmi. Le tariffe effettive applicate dagli Usa sulle esportazioni Ue sono del 16,3%, un aumento di 15 punti rispetto al 2024.

Fonte: Il Sole 24 Ore