Limehome, piano di crescita nel sud Europa

Limehome, piano di crescita nel sud Europa

«In Europa, nel 2024, il portafoglio ha aggiunto 3mila nuove unità (portando il totale a 9mila su 13 Paesi). Entro fine anno, l’obiettivo è aggiungerne 4mila». Così Josef Vollmayr, ceo di limehome – di passaggio in Italia – ha illustrato un piano di crescita che, oltre lo “zoccolo duro” dei Paesi di lingua tedesca (Germania, Austria, Svizzera) e dell’Europa centro-continentale, ora guarda a crescere a Sud. Nel mirino, Italia e Spagna. «Ci attendiamo – spiega Vollmayr – di arrivare in Italia, entro la fine del 2027, a 1.200 unità, tra appartamenti e camere di hotel, pari a circa 50 milioni di euro di ricavi, in tre anni. In Italia vogliamo aggiungere 500 nuove unità l’anno».

Limehome è specializzato nella gestione di serviced apartments, che sono appartamenti con spazi attrezzati e con alcuni servizi propri degli hotel. Attraverso un percorso completamente digitale, dalla prenotazione al check-out, fino alla fatturazione e al servizio clienti disponibile 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana, gli ospiti vengono accolti senza tempi di attesa e con flessibilità nell’organizzazione del viaggio. Le unità puntano al design e sono progettate sia per soggiorni di breve che di medio termine. Il modello operativo basato sulla tecnologia fa ampio uso dell’intelligenza artificiale dalla determinazione dei prezzi alla relazione con i clienti, permettendo di offrire più valore a prezzi più competitivi rispetto a una camera d’albergo standard. L’azienda impiega più di 270 persone e attualmente dispone di 9mila suite in più di 300 località in Germania, Austria, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Portogallo, Ungheria, Italia, Grecia e Repubblica Ceca.

I progetti e il mercato

Nuovi progetti in alcune delle principali città europee hanno fatto salire a quota 9mila il numero totale di unità contrattualizzate. «Un risultato reso possibile – ha aggiunto Vollmayr – anche grazie al solido business basato sulle partnership. Infatti i contratti stipulati con controparti ricorrenti, al secondo o terzo incarico con limehome, rappresentano circa il 50% della crescita complessiva. Oggi nelle principali città, una nuova unità su due proviene da accordi di questo tipo».

In Italia, limehome conta oggi 6 strutture operative in 4 città, con altri 7 progetti che inaugureranno tra questo e il prossimo anno. Nel 2024 la società ha aggiunto nuove sedi in alcune delle città più iconiche del paese come Roma, Firenze e Milano. Nella maggior parte dei casi, questi progetti sfruttano strutture preesistenti precedentemente destinate ad usi commerciali o turistici (ad esempio, ex uffici o alberghi) non più al passo con i tempi e/o abbandonate dando loro nuova vita e contribuendo a sostenere al contempo le attività commerciali limitrofe. Le ultime aperture – tra ottobre e novembre scorsi – sono state altre unità a Roma e a Verona, mentre nel 2025 sarà la volta di Salerno e della Costiera amalfitana con progetti di riconversione da immobili a uso ufficio ad appartamenti a uso turistico.
«La previsione in Europa – ha detto Vollmayr – è di arrivare, in tre anni, a 20mila unità, quindi avremo una forte accelerazione». Il gruppo sta progettando in Italia anche degli hotel, infatti aprirà in gestione due hotel nel centro storico di Bari, un tre stelle e un quattro stelle, nel 2026 e nel 2028. Anche a Milano, a cavallo tra il 2025 e il 2026 sarà operativa una cosiddetta “residenza turistica alberghiera”, ovvero un edificio che ospiterà sia appartamenti sia camere di hotel.

Fonte: Il Sole 24 Ore