L’inarrestabile ascesa del rum, ora anche 100% made in Italy

L’inarrestabile ascesa del rum, ora anche 100% made in Italy

Il mercato globale del rum sta vivendo una fase di notevole espansione, supportata da dati che ne confermano il crescente successo. Dopo aver raggiunto i 16,35 miliardi di dollari nel 2023, le proiezioni delineano un futuro ancora più promettente: con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 5,5% tra il 2024 e il 2029, secondo le stime Businesscoot, il settore dovrebbe toccare un giro d’affari di 22,54 miliardi di dollari entro il 2029, partendo dai 17,25 miliardi del 2024. Questo rappresenta un incremento complessivo del 30,7%, consolidando la posizione del rum come seconda bevanda preferita tra i liquori, grazie anche a un consumatore sempre più curioso di esplorare nuovi profili aromatici.

Anche il mercato europeo riflette questo trend positivo, con previsioni che indicano una crescita costante: dai 5,19 miliardi di dollari del 2024, si stima di raggiungere i 6,53 miliardi entro il 2029, segnando un aumento del 25,8% con un cagr del 4,69%.

La primavera del mercato italiano

In questo scenario di crescita globale, l’Italia si distingue con performance particolarmente interessanti: partendo da un valore stimato a 133,5 milioni di euro nel 2023, le proiezioni indicano un incremento del 31,6% in sei anni, arrivando a 175,5 milioni nel 2029. Questa dinamica positiva si riflette anche nella struttura del settore, con un aumento sia delle imprese attive (+12,4%) che degli addetti (+13,5%), e una produzione venduta che ha registrato una crescita del 271,7 per cento.

Il panorama italiano sta vivendo, infatti, una vera rinascita produttiva, caratterizzata da progetti innovativi che puntano sulla filiera completa, dalla coltivazione della canna da zucchero alla distillazione. In Sicilia, la distilleria Alma ha aperto la strada coltivando e trasformando direttamente la materia prima, mentre in Calabria la storica Caffo ha realizzato il suo primo rum da puro succo di canna. In Campania, l’Azienda Agricola Berolà ha fatto un ulteriore passo avanti lanciando Bottarum, il primo rum 100% italiano da canna da zucchero “a metro zero”.

Nel Nord Italia, la tradizione della distillazione si è evoluta con numerose realtà che si sono specializzate nella produzione da melassa: dall’altoatesina Zu Plun alla Distilleria St. Urban, da Unter Thurner a Roner, fino alle trentine Bruno Pilzer e Distillerie Trentine.

Fonte: Il Sole 24 Ore