Lombardia, via alle aggregazioni tra società partecipate dai Comuni

Lombardia, via alle aggregazioni tra società partecipate dai Comuni

Prove di aggregazioni tra le partecipate del Nord. Dopo anni di dibattiti su possibile alleanze e sperimentazioni di sinergie (quella più nota è Water alliance nel settore idrico in Lombardia), adesso si comincia a intravvedere una spinta più decisa verso fusioni e acquisizioni societarie tra società di enti locali. Si tratta di un processo auspicato per una serie di ragioni: quello finanziario, per una maggiore efficacia negli investimenti, economie di scala e patrimonializzazione; ma anche nelle competenze, visto che in molti casi c’è scambio di know how. Per questo l’associazione di categoria Confservizi (in questo caso della Lombardia) spinge e fa da regia per queste operazioni.

Nei prossimi mesi ne vedremo tre: l’aggregazione tra Bea (Brianza Energia Ambiente) e BrianzAcque, gestore unico della provincia di Monza e Brianza; la nascita di una società di Information technology tra Alfa, che gestisce il servizio idrico nella Provincia di Varese, BrianzAcque e Gruppo Cap, la utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano e altre ampie aree lombarde; l’acquisizione da parte del Gruppo Cap del 20% di Ala, ceduto da Amga, con la possibilità di salire fino al 40% entro i prossimi tre anni tramite un aumento del capitale sociale. Ala è la società ambientale del Gruppo Amga, nata dal conferimento dei rami d’azienda dei servizi legati all’igiene di Legnano, Magenta e Gallarate.

Si tratta di realtà territoriali, ma relativamente importanti nel mondo delle partecipate locali del Nord.

La prima operazione guidata da BrianzAcque darà vita ad un gruppo da 265 milioni di patrimonio, 400 dipendenti e 56 comuni. Con il suo ingresso in Bea, che si chiuderà entro la fine di quest’anno, verrà semplificato il servizio pubblico. «I comuni soci delle due aziende e la Provincia hanno incoraggiato a lungo un’operazione di questo genere, ma per raggiungere l’obiettivo abbiamo preferito optare per un percorso ponderato, valutando le criticità tecniche. Possiamo dire di aver concluso le verifiche preliminari e tecniche del progetto», dicono Mario Carlo Novara ed Enrico Boerci, rispettivamente presidente di Bea e dg di BrianzAcque. Il soggetto rimarrà pubblico.

Fonte: Il Sole 24 Ore