
Luce, iGuzzini si rafforza in Medio Oriente
«La mia filosofia è che nei momenti di difficoltà bisogna investire e, fortunatamente, la proprietà ci supporta su questa linea». Cristiano Venturini, amministratore delegato dell’azienda di illuminazione iGuzzini (controllata dal gruppo svedese Fagerhult), snocciola l’elenco degli investimenti che, entro la fine dell’anno, porteranno l’azienda di Recanati ad aprire quattro nuovi spazi all’estero destinati a funzionare non tanto (o non soltanto) come uffici, ma soprattutto come luoghi di innovazione e relazione in cui la clientela professionale dell’aziende possa fare esperienza diretta delle luci e dei sistemi di illuminazione iGuzzini, delle loro applicazioni e potenzialità.
Nuovi spazi polifunzionali
Si parte da Dubai, spiega Venturini, dove il gruppo italiano è presente già dal 2008 e dove, il prossimo ottobre, aprirà uno spazio polifunzionale in cui far conoscere ai clienti la nuova brand identity aziendale e le performance delle proprie luci. Sempre in Medio Oriente, a dicembre iGuzzini inaugurerà a Riad un nuovo showroom «lighting experience» di 250 mq, attraverso cui rafforzare la propria presenza in loco, dal 2010, tramite uffici. A novembre arriverà anche il nuovo spazio di Londra, altro hub internazionale fondamentale per il mondo del progetto e del design, e all’inizio del prossimo anno ci sarà anche l’opening ufficiale di uno spazio di oltre 300 mq a Los Angeles.
Il progetto per la sede di Recanati
Ciliegina sulla torta di questo pacchetto di investimenti (che vale nel complesso circa 5 milioni di euro) sarà il nuovo showroom nell’head quarter di Recanati. «Chiamarlo showroom è forse un po’ riduttivo – ammette Venturini – perché si tratta di un progetto molto innovativo, potrei spingermi a dire che è qualcosa di mai visto prima, in cui l’interlocutore sarà al centro di un’esperienza ponderata sull’individuo, secondo un approccio tailor made». Il prossimo anno arriveranno altre novità: «Sidney, Nuova Zelanda… ma ne parleremo a tempo debito», aggiunge il ceo, che spiega questa accelerazione sull’estero come una strategia «coerente con il piano industriale: consolidarci dove già siamo e investire sempre più in tre aree principali: Paesi di lingua tedesca, Nord America e Medio Oriente».
Le previsioni per il 2025
Per quanto riguarda il mercato, Venturini spiega che, nonostante le difficoltà del contesto globale, l’acquisizione degli ordini è attualmente superiore del 3% circa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e le attese per fine 2025 sono di stabilità per quanto riguarda ricavi, redditività e marginalità, grazie soprattutto al traino dei mercati esteri.
Fonte: Il Sole 24 Ore