L’universo ancestrale femminile di Anselm Kiefer a Ravello

L’universo ancestrale femminile di Anselm Kiefer a Ravello

La Fondazione Ravello, in collaborazione con la Galleria Lia Rumma, presenta “Le Donne dell’Antichità” di Anselm Kiefer, esposizione allestita a Villa Rufolo fino al 2 settembre 2025 nell’ambito del Ravello Festival 2025.

Dopo Elektra che vide Kiefer firmare scene e costumi per l’opera di Strauss al Teatro San Carlo nel 2003, produzione che gli valse il premio Abbiati, l’artista continua la sua ricerca nella dimensione tragica e epica femminile attraversando i miti per condividere la rappresentazione del suo immaginario. L’elemento iconoclasta nell’estetica di Kiefer è emblema identitario rivelato.

L’universo ancestrale muliebre nel lavoro di Anselm Kiefer è uno dei fulcri concettuali e visivi della sua produzione artistica. Le figure femminili vengono rappresentate come archetipi potenti, sospese tra mito, storia, spiritualità e rovina, in un dialogo costante tra memoria individuale e collettiva. Non si tratta di semplici ritratti o celebrazioni, ma di presenze simboliche e rituali, capaci di incarnare forze generatrici, distruttive e iniziatiche.

Figure fra mito e storia

Kiefer attinge a un ampio repertorio culturale – dalla mitologia greca alla tradizione biblica, dalla storia romana alle radici nordiche – per costruire un pantheon femminile che si muove al di fuori del tempo cronologico. Donne come Demetra, Gezabele, Santa Maria, Arria Maggiore diventano emblematiche di passaggi simbolici: la fertilità, la ribellione, il sacrificio, la purezza, la morte e la rinascita.

Fonte: Il Sole 24 Ore