Macron a Roma, vertice del disgelo con Meloni: prove di convergenza su Ucraina e conti Ue

Macron a Roma, vertice del disgelo con Meloni: prove di convergenza su Ucraina e conti Ue

La scelta di non rilasciare «dichiarazioni congiunte» alla stampa al termine del faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Emmanuel Macron lascia intendere che si vuole evitare qualunque rischio di ulteriori frizioni. L’incontro oggi alle 18 a Palazzo Chigi tra la Premier e il Presidente francese si auspica che possa porre le basi per «un ulteriore rafforzamento delle relazioni» tra i due Paesi «legate da profondi rapporti bilaterali e da una collaborazione economica di livello strategico», sottolineano fonti italiane.

Ucraina tra i dossier principali

Tra i dossier principali ci sarà certamente l’Ucraina. Le recenti divisioni sul ruolo dei Volenterosi, culminate con la mancata partecipazione della Presidente del Consiglio al vertice di Tirana (e prima ancora a Kiev dove Meloni si è limitata a un videocollegamento) appaiono al momento superate: «Non c’è assolutamente alcun ostracismo nei confronti della signora Meloni. L’Italia è un partner importante per noi e deve svolgere appieno il suo ruolo al fianco dei partner europei», spiegano dall’Eliseo alla vigilia del viaggio di Macron.

I conti Ue

Ma la necessità di porre fine (o quantomeno attenuare) alle tensioni tra i leader di Italia e Francia è anche legata alla necessità di portare avanti istanze comuni a Bruxelles, anche in vista dell’avvio del negoziato sul prossimo Quadro Finanziario Pluriennale, il reperimento delle ingenti risorse necessarie a finanziare le priorità strategiche europee, attraverso un mix di investimenti privati e risorse comuni. Italia e Francia scontano entrambe la difficoltà di avere uno spazio di manovra finanziario molto limitato (a differenza della Germania) e questo le rende già alleate naturali.

Il Trattato del Quirinale

Vanno poste insomma “le basi” per un “rafforzamento delle relazioni” tra due nazioni “fondatrici dell’Unione”, fanno sapere fonti italiane, sottolineando i “profondi rapporti bilaterali” e la “collaborazione economica ”di livello strategico” – magari sbloccando quel Trattato del Quirinale che, al di là dei contenuti, ben rappresenta la sintonia politica tra due paesi cugini.

Le sfide comuni europee

Si dovrebbero affrontare anche nuove integrazioni tra le due economie con un focus su ricerca e tecnologie d’avanguardia. Ma si guarderà anche alle comuni sfide europee, a partire dall’automotive, capitolo su cui Roma confida in una triangolazione con Parigi e Berlino. Alla premier italiana, oltre alla competitività, stanno a cuore anche i dossier difesa e migranti, senza scordare il “rafforzamento delle relazioni transatlantiche”. Il tutto, viene spiegato, con l’obiettivo di costruire “un’Europa più sovrana, più forte e più prospera”.

Fonte: Il Sole 24 Ore