
Manovra, Orsini cita Meloni: «volare alto» e non si può fare senza le imprese
«Quando abbiamo fatto assemblea il 27 maggio, la presidente Meloni ha detto “volate alto”, ma per volare alto non ci possiamo dimenticare dell’impresa». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo a Roma all’assemblea di Unindustria. «Voglio ricordare che il 78% del welfare del paese si sostiene grazie alle imprese e agli imprenditori e che se crolla questo è un problema», ha aggiunto Orsini. «So che la presidente del Consiglio è vicina alle imprese, ma lo vogliamo vedere nei fatti, anche nella legge di bilancio», ha sottolineato. Ed al ministro Giancarlo Giorgetti, Orsini ha lanciato un appello: la rimodulazione di risorse «non usiamola per abbassare il debito dello Stato, perchè ad oggi servono investimenti nel Paese»
Orsini: in manovra ci siano risposte alle imprese
Sulla manovra «stiamo dialogando col Governo», ha detto il presidente di Confindustria, che a margine dell’assemblea di Unindustria ha avvertito: «Se non abbiamo al centro l’industria in modo ben chiaro nella prossima manovra, credo che alla fine non si voglia bene del Paese. Stiamo dialogando proprio perché ci siano le misure che noi stiamo chiedendo, che vanno verso la competitività e verso la crescita. Però servono delle risposte». E’ un problema di volontà politica, come avverte oggi Unindustria? «La risposta la darò nel momento in cui vedremo che non ci sono le risposte che stiamo chiedendo. Oggi stiamo lavorando perché le risposte avvengano, perché credo che l’attenzione all’impresa e all’industria in questa manovra ci dovrà essere per forza»
L’esempio degli altri grandi Paesi Ue
«Se vogliamo essere competitivi l’Italia deve correre e servono misure per farla correre», ha detto ancora il presidente di Confindustria. «Abbiamo una convocazione per lunedì sulla manovra, stiamo dialogando», ha aggiunto Orsini, che ha ricordato quanto Francia e Germania stiano investendo per sostenere le imprese, e l’esempio della Spagna dopo il bilaterale a Madrid della settimana scorsa tra Confindustria e gli industriali spagnoli: «Diciamoci la verità su quello che sta succedendo. Sono stato in Spagna la settimana scorsa: quando ci siamo seduti al tavolo con il presidente degli industriali spagnoli ci ha detto che hanno la fortuna di pagare ’energia’ qualche giorno zero, o anche negativa. Quindi sull’energia e sui piani di investimenti serve fare qualcosa. La Francia ha fatto un piano France che sta spingendo, mettendo denaro sul rilanciare il Paese perché è in grandi difficoltà. E abbiamo la Germania che mette per i prossimi 12 anni 40 miliardi, perché se lo possono permettere come debito pubblico»
Urso: concordo con Orsini che bisogna puntare sulle imprese
«Con Orsini sono d’accordo assolutamente che ora bisogna puntare sulle imprese, focalizzare l’attenzione e quindi le risorse sulle imprese per consentire di vincere la sfida della competitività internazionale» ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine dell’assemblea di Unindustria, rispondendo a una domanda sulla richiesta del presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, che bisogna puntare su investimenti per le imprese, dando continuità a misure come Transizione 5.0, che però devono avere una semplificazione. Transizione 5.0 «è in esaurimento perché era finanziato con risorse del Pnrr e dovrà quindi essere finanziato con risorse nazionali», ha rilevato Urso, aggiungendo che «l’abbiamo chiesto al ministero dell’Economia, e finalmente libero dai vincoli, dalle gabbie dalle condizionalità dell’Europa che ne hanno precluso l’utilizzo proprio ai settori che ne hanno più bisogno, all’industria energivora, alla siderurgia, alla chimica, l’industria della carta, del vetro, della ceramica. Noi invece realizzeremo un nuovo strumento liberando Transizione 5.0 dai vincoli europei per questo è necessario che sia finanziato con le risorse nazionali».
Fonte: Il Sole 24 Ore