
Manovra, quando avremo il primo testo: il calendario dei lavori
Il governo accelera e punta a chiudere la manovra entro il 15 ottobre. Con qualche giorno d’anticipo rispetto alla scadenza del 20 ottobre, il disegno di legge di bilancio dovrebbe arrivare sul tavolo del prossimo consiglio dei ministri insieme al Documento programmatico di bilancio (Dpb) da inviare a Bruxelles. Venerdì cominceranno gli incontri tra governo e parti sociali. I sindacati sono attesi a palazzo Chigi alle 16.30, mentre lunedì mattina sarà il turno delle imprese. Il primo testo della manovra potrebbe essere messo sul tavolo del Cdm al momento previsto per il 13, ma in attesa della convocazione ufficiale la data è ancora ballerina. A seguire il testo approderà in Parlamento dove sarà “rimaneggiato” fino al varo finale entro fine anno
Il taglio dell’Irpef
In vista del rush finale la maggioranza ha fatto il punto e si è riunita a Palazzo Chigi per circa due ore e mezza con la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per fare il punto e sciogliere gli ultimi nodi. Nel merito Forza Italia ha incassato la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35 al 33%, centrale anche nell’agenda di FdI con il viceministro Maurizio Leo, ma non l’estensione dello scaglione a 60mila euro, chiesto a gran voce dagli azzurri ma giudicato troppo costoso.
Rottamazione
La Lega ha ottenuto la rottamazione delle cartelle, che potrà allungare il calendario dei pagamenti fino a nove anni scanditi in 108 rate, ma con una serie di parametri che ne limiteranno la platea (e, appunto, i costi). «Non è possibile immaginare una rottamazione all’infinito a beneficio di tutti, anche in questo caso bisogna distinguere tra meritevoli e non» ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti
Pensioni
Capitolo pensioni. L’obiettivo del governo è la sterilizzazione dell’aumento di tre mesi dell’età pensionabile, che scatterebbe nel 2027. Sull’adeguamento dell’età pensionabile «userei il termine sterilizzazione selettiva. Non ci sono quelli più fortunati e quelli meno, ma ci sono quelli più meritevoli e quelli meno. Credo che i lavoratori usuranti e precoci debbano avere un trattamento diverso» ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo alle domande dei parlamentari in audizione sul Dpfp
Le misure per la famiglia
Nella lista della spesa stilata ieri entra anche un gruppo di misure per la famiglia e la natalità, che potrebbe pesare fra i 500 milioni e il miliardo. Ne farà parte la reintroduzione dell’imposta di registro a forfait fisso per l’acquisto della casa da parte degli under 36 (sarà rifinanziato anche il fondo di garanzia per i mutui) e la conferma del congedo parentale facoltativo all’80% dello stipendio per tre mesi dopo la fine di quello obbligatorio.
Fonte: Il Sole 24 Ore