Mantenere l’equilibrio del portafoglio nel tempo
Controllare frequentemente il nostro peso corporeo è sicuramente saggio. Non dobbiamo essere i modelli o le modelle delle sfilate, ma la nostra salute dipende anche dalle nostre cattive abitudini alimentari e dallo stile di vita. Mantenersi in equilibrio non garantisce, ma certamente aiuta.
Il nostro portafoglio di investimento ha un suo equilibrio da mantenere nel tempo. In funzione dei nostri obiettivi, dell’orizzonte temporale e del nostro profilo di rischio, definiamo un corretto peso delle asset class presenti in portafoglio. L’esempio più banale e semplice: 50% di azioni e 50% di obbligazioni. E’ un portafoglio “saggio”, diversificato, che nel tempo ci consentirà di raggiungere i nostri obiettivi. Non tutti hanno le stesse percentuali consigliate: mio figlio di 35 anni ha un peso azionario vicino al 100%; io devo avere un po’ meno azioni in portafoglio.
Quindi è chiaro. Definiamo, insieme ad un Consulente Finanziario, la nostra strategia da mantenere nel tempo: ad esempio acquistiamo 50 euro di un portafoglio azionario diversificato (azioni Europa, per esempio) e 50 euro di un portafoglio obbligazionario diversificato.
L’andamento dei mercati finanziari sbilancia nel tempo questi pesi: per esempio, se ho costruito il portafoglio ad inizio novembre del 2005, a novembre del 2007 i pesi sono cambiati: 42% di obbligazioni e 58% di azioni. Il portafoglio si è “sbilanciato”. Devo ribilanciare, riportando i pesi a quelli strategici di equilibrio. Vendo un po’ di azioni (che sono cresciute molto) e compro un po’ di obbligazioni per tornare in equilibrio.
Immaginiamo di fare questo controllo tutti i mesi e di effettuare il dovuto ribilanciamento dal novembre 2005 ad oggi. Bene, ribilanciare conviene: per effetto di questa banale ma importante attenzione, il montante del mio investimento è più alto di quasi 20.000 euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore