Mattarella sceglie i suoi 29 giovani Alfieri

In una cronaca – anche politica – ricca di cattivi esempi, al Quirinale ogni anno si vogliono mettere in primo piano quelli buoni. Una specie di mondo al contrario, fatto di eccellenze umane di cui si parla sempre meno nonostante la storia nazionale ne offra tante. E così Mattarella si incarica di trovare questi buoni esempi tra i ragazzi, giovanissimi nati dopo il 2000, che per ragioni diverse hanno dato agli altri qualcosa di sé. C’è Abderrahim Ben Rhouma, 14 anni di Cesena, che ha aiutato i suoi compaesani dopo l’alluvione come gesto di riconoscenza per l’accoglienza che aveva ricevuto. Lui è uno dei 29 premiati ma questa volta il capo dello Stato ha voluto dare anche tre premi collettivi, proprio per calcare l’importanza di fare gesti di solidarietà insieme. E i riconoscimenti sono andati a tre scolaresche: la prima in Abruzzo – a Trasacco – perché in una gita scolastica non hanno voluto lasciare solo il compagno disabile impossibilitato a scendere dal pullman per la rottura della rampa; la seconda a Ozieri, in Sardegna, per aver trascorso le feste di Natale in una mensa Caritas; infine, a una classe di Campi Bisenzio per aver ripulito la scuola, dopo l’alluvione.

Ma nelle storie dei 29 c’è tutto. C’è il coraggio di Emanuele Affaticati, del 2008, di Fiorenzuola D’Arda, che ha sventato il piano di un uomo che voleva uccidere la ex compagna; c’è la passione per la tecnologia di Giulia Andreasi Bassi, 19 anni di Roma, che ha ideato una soluzione per la gestione dei rifiuti pericolosi; e c’è anche la rinascita di Marta Camerlo, 15 anni di Rivarolo Canavese, che ha affrontato la sua malattia ma, guarita, si è dedicata al volontariato; o troviamo la mano tesa di Fatima Sadkaoui, 15 anni, nata in Italia ma tunisina della provincia di Vicenza, che ha aiutato un compagno di classe proveniente dal Senegal. E ci sono pure i piccoli geni, come Lorenzo Sassaro, nato nel 2006, residente a Valdagno, che ha scoperto una nuova stella grazie ai suoi studi per l’astronomia e due ragazzi che sono riusciti a salvare i padri. Delle volte, poi, i drammi spingono verso il bene come è successo a Giovanni Prestinice, 14 anni, di Crotone, che si dedica agli immigrati dopo il naufragio di Cutro. Ma il capo dello Stato non ha dimenticato la cura del bello premiando chi si occupa di musica e la dedica a scopi di legalità – come Sofia Gentile di Ragusa – e chi dell’ambiente come Caterina Contento. Ventinove storie che mettono di buon umore.

Fonte: Il Sole 24 Ore