Maxicorteo Coldiretti a Parma, sfilano in 20mila diretti all’Efsa

Maxicorteo Coldiretti a Parma, sfilano in 20mila diretti all’Efsa

All’alba 500 pullman già circondavano il Parco della musica a Parma. Ventimila agricoltori della Coldiretti sono arrivati qui, da tutta Italia, per dare vita a una delle più imponenti manifestazioni organizzate dalla confederazione negli utlimi tempi.

 

Più di un anno è passato dai cortei di Bruxelles, che misero a ferro e fuoco la sede delle istituzioni Ue protestando contro le rigidità della strategia del Green deal voluta dalla precedente Commissione europea. Questa volta però lo spirito è diverso, per le strade di Parma non si vedono trattori nè si sentono fischietti. Al mare delle bandiere gialle della Coldiretti è affiancato quello delle bandiere blu della Ue, perché con questa manifestazione l’associazione vuole dire sì all’Europa, ma un’Europa più giusta. Che sappia garantire un futuro ai giovani agricoltori. Che difenda la salute nel piatto dei suoi cittadini. E che stia dalla parte della pace: «Stop alle guerre, militari e commerciali», perché a pagarne il conto in entrambi i casi sarebbero gli agricoltori.

Con questi tre slogan sugli striscioni, il fiume della Coldiretti – guidato dal presidente Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo – si muove in direzione della sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare. Più tardi una delegazione della confederazione sarà ricevuta dai dirigenti dell’Authority, per discutere di cibi sintetici ma anche di alimenti ultraprocessati. «Indispensabile – si legge sui volantini distribuiti lungo il corteo – mettere regole sia sui cibi ultraformulati, sulla base delle evidenze scientifiche sui problemi per la salute legati al loro consumo, sia su quelli fatti in laboratorio, che vanno trattati come farmaci».

Fonte: Il Sole 24 Ore