
Medici, da oggi stop a nuovi contratti per i gettonisti: è allarme negli ospedali
Dal 31 luglio scatta lo stop al rinnovo dei contratti dei medici cosiddetti “gettonisti” che fanno capo a cooperative e vengono impiegati, spesso in larga misura, in ospedali e Pronto soccorso (Ps) per fare fronte alle carenze di personale. Ovviamente anche la stipula di nuovi contratti non sarà più possibile, mentre rimarranno validi quelli in essere fino alla scadenza naturale.
La preoccupazione negli ospedali
Il ricorso ai gettonisti è stato al centro di accese polemiche, anche per i compensi alti previsti per questi professionisti, e lo stesso ministro della Salute Orazio Schillaci ha più volte sottolineato la necessità di contrastare il fenomeno. Ma in vari ospedali c’è preoccupazione per il venir meno, progressivamente, di tali figure, anche se le Asl sono al lavoro per misure alternative ed, al momento, a preoccupare sono soprattutto le ferie imminenti.
Le altre criticità
«Al momento, non risultano tuttavia situazioni di particolare criticità negli ospedali per il venir meno di questi professionisti, poichè la loro attività potrà continuare, in modo diversificato, fino alla scadenza dei contratti già esistenti» spiega Pierino Di Silverio, segretario del sindacato dei medici ospedalieri Anaao-Assomed, sottolineando che il problema imminente «è invece quello delle ferie per il personale medico e sanitario: dal 31 luglio il vero rischio è che i medici ospedalieri non riescano ad andare i ferie a causa della carenza di personale». Ciò, rileva Di Silverio, “indipendentemente dai gettonisti”.
Le carenze di organico
Il problema tuttavia resta, come sottolinea il presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), Alessandro Riccardi. Attualmente infatti, secondo le stime Simeu, «il 18% delle carenze di organico nei Ps è coperto con medici provenienti da cooperative, ed il 42 % dei questi contratti scadrà da qui a tre mesi, ed in alcune strutture i “medici a gettone” arrivano a coprire oltre il 60% dei turni». «E’ ovvio – commenta – che con il termine dei loro contratti, sia pure progressivo, la carenza di organico si aggraverà, con un forte impatto sul servizio ospedaliero. La riduzione dei gettonisti è positiva ma mancano, al momento, soluzioni concrete alternative».
Fonte: Il Sole 24 Ore