
Mediobanca, assise più vicina: Trieste accelera sull’offerta per Banca Generali
L’appello di Mediobanca per accelerare sulla definizione degli accordi commerciali a tre con Generali e Banca Generali, di cui ha dato conto Il Sole 24 Ore di ieri, pare aver fatto breccia. E se così fosse anche l’offerta di Piazzetta Cuccia sull’asset controllato dal Leone potrebbe subire una repentina accelerazione. Il prossimo 6 agosto al consiglio di amministrazione di Trieste, convocato per l’approvazione dei risultati del primo semestre, potrebbe infatti arrivare sul tavolo del board una proposta di intesa che potrebbe dunque trasformarsi, con il via libera del cda, in una sorta di memorandum of understanding. Un dettaglio non marginale considerato che proprio la partnership a tre nella distribuzione dei prodotti è una delle condizioni di efficacia dell’offerta. Risolta la quale, evidentemente, la strada per procedere con la richiesta di via libera ai soci di Mediobanca potrebbe essere imboccata in tempi più brevi di quelli fin qui previsti, ossia del 25 settembre.
I termini dell’accordo
Lo schema attorno al quale si sarebbe lavorato nelle ultime settimane di fatto ricalcherebbe la partnership a suo tempo siglata, era inizio aprile, tra Generali e Banca Generali. Mediobanca nella proposta inviata al Leone di fatto si sarebbe limitata a “stabilizzare” l’intesa, allargando il perimetro dell’accordo alla propria rete e prolungando la durata della partnership a 10 anni. Sarebbe di fatto sulla base di questi termini che si starebbe definendo la bozza da portare al cda del 6 agosto. Prima di arrivare lì però, si presume, sarà indispensabile ottenere il sigillo del comitato parti correlate delle Generali (quello di Mediobanca ha cambiato il presidente circa un mese fa sostituendo Sandro Panizza, indicato a suo tempo dalla holding Delfin), che a quanto risultata non è ancora stato convocato. Possibile che riesca a esplicare la pratica nei prossimi giorni? È da vedere, di certo la volontà della banca guidata da Alberto Nagel sembra essere quella di accelerare.
La tabella di marcia
Un’accelerazione che, se confermata in consiglio Generali, non va dimenticato a tal proposito che 10 dei 13 membri del board sono stati eletti lo scorso aprile dalla lista depositata da Piazzetta Cuccia, potrebbe cambiare le tempistiche dell’offerta su Banca Generali e incidere in qualche misura anche sull’Ops lanciata dal Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca. Con il via libera del cda, ammesso che l’istituto guidato da Nagel, abbia ottenuto le necessarie autorizzazioni, tra le quali il disco verde della Bce, la banca potrebbe infatti convocare in tempi rapidi l’assemblea dei soci per sottoporre al voto degli azionisti l’operazione sulla controllata del Leone. E potrebbe farlo a strettissimo giro, già il 7 agosto potrebbe pubblicare l’avviso e dunque portare a raccolta i soci 15 giorni dopo, il 22 agosto. Magari l’agenda non sarà così serrata ma l’intenzione di Mediobanca sarebbe comunque quella di andare in assise prima del termine dell’offerta di Mps. Con quale ambizione? Molto dipenderà dell’esito di un’assemblea che lo scorso 16 giugno, prima di essere cancellata per venir rimandata a settembre, offriva però uno scenario poco favorevole all’offerta. Se le cose fossero cambiate, da capire nel caso come, l’ok degli azionisti in qualche modo potrebbe mettere un punto fermo sul futuro del 13% di Generali posseduto da Mediobanca che finirebbe al Leone stesso e ai suoi soci. E dunque in prospettiva uscirebbe dal perimetro potenziale di competenza di Mps.
Perché ciò avvenga, Generali dovrà però dire sì anche alla proposta economica che Piazzetta Cuccia ha messo sul piatto. E l’esame di questi aspetti non partirà prima di settembre.
Fonte: Il Sole 24 Ore