
Mediobanca boccia Opas di Mps: rischio distruzione di valore
Nuova bocciatura dell’Opas di Mps da parte del cda di Mediobanca anche alla luce del rilancio cash di Rocca Salimbeni. È questo l’esito al termine della riunione del board a Piazza Cuccia. La decisione arriva con il voto favorevole della maggioranza dei presenti in consiglio, quello contrario di Sandro Panizza e l’astensione della vicepresidente Sabrina Pucci (entrambi eletti con la lista Delfin). Nel comunicato, si legge che il cda «anche tenendo conto dei dati di mercato più aggiornati, dei dati contabili nel frattempo pubblicati e dell’evoluzione delle stime di dati economico-patrimoniali prospettici 2025-2028 relativi a Mps», conferma «gli assunti metodologici e le conclusioni svolte» già in passato. Tradotto, il board ribadisce che l’offerta «risulta priva di razionale industriale, nonché priva di convenienza per gli azionisti di Mediobanca».
Tutto questo, secondo il cda, dimostra «in maniera inequivocabile», la volontà di Mps di «assumere il controllo, anche di fatto, di Mediobanca, anche dinanzi ai rilevanti rischi di dissinergie e di distruzione di valore».
Il rilancio cash «esprime una valorizzazione di Mediobanca che non riconosce in maniera adeguata il valore intrinseco dell’azione di Mediobanca anche alla luce della prospettiva del Piano» di Piazzetta Cuccia esteso al 2028 e «non remunera adeguatamente il contributo che Mediobanca darebbe al valore della combined entity». Sintetizzando, il concambio proposto da Rocca Salimbeni, sia cash che in azioni, «continua a porre a carico degli azionisti di Mediobanca gran parte dei rischi connessi al raggiungimento degli obiettivi strategici dell’offerta definiti da Mps».
Il nuovo corrispettivo, si legge ancora, «non è dunque di per sé sufficiente, anche alla luce dei rischi di dissinergie e di distruzione di valore che caratterizzano l’offerta, a mutare la precedente valutazione di non congruità e inadeguatezza» già espressa dal board nei mesi scorsi.
Fonte: Il Sole 24 Ore