
Mediobanca, la Procura di Milano accende un doppio faro su Enpam ed Enasarco
La procura di Milano riapre i giochi sul caso Mediobanca. Lo fa con una mossa indiretta e inattesa: una doppia richiesta di acquisizioni documentali consegnata ai vertici della Fondazione Enasarco (Cassa di previdenza degli agenti di commercio e dei consulenti finanziari) e dell’Enpam (Cassa previdenziale dei medici e degli odontoiatri).
Le acquisizioni documentali
Negli uffici dei due enti si sono presentati nei giorni scorsi i militari del Nucleo Speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza che, su impulso del primo dipartimento della Procura della Repubblica di Milano, guidato dall’aggiunto Roberto Pellicano, e dei pm Paolo Filippini e Giovanni Polizzi, hanno chiesto ai responsabili dei due enti atti e documenti relativi agli acquisti di titoli di piazzetta Cuccia effettuati tra metà e fine maggio.
Gli acquisti dei titoli
In dettaglio l’Enpam, presieduto da Alberto Oliveti, aveva dichiarato di avere raggiunto una quota del 1,98% del capitale della Banca guidata da Alberto Nagel. Il 19 maggio scorso ne possedeva solo l’1 per cento. L’operazione si è chiusa dunque intorno ai 20 euro per azione (20,33 la chiusura del titolo il 19 maggio) oggi il titolo scambia a 18,76. L’operazione aveva tra l’altro innescato qualche malumore tra gli iscritti che avevano stigmatizzato la scelta dei vertici dell’Ente di entrare nelle principali partite bancarie in corso.
Le altre partecipazioni
Oltre che di Mediobanca l’Enpam infatti è anche socio di Banco Bpm (con l’1,99% del capitale) e di Mps (2%). Analoga la richiesta avanzata dai militari ai vertici della Fondazione Enasarco che ha in seno il 2,5% dei titoli Mediobanca, con acquisti di titoli che si sono svolti anche in coincidenza delle elezioni che hanno avuto luogo tra il 6 e il 16 giugno scorso e che hanno portato all’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione presieduto da Patrizia De Luise, già presidente nazionale di Confesercenti.
Enpam: strategie di lungo corso
L’Enpam, contattato da il Sole 24 Ore, ha risposto con una breve nota: «L’Enpam investe nel settore bancario ormai da diversi anni. L’ente tuttavia non fa acquisti diretti ma si affida a grandi operatori specializzati che, nell’ambito di due distinti mandati di gestione, su Mediobanca hanno cominciato ad investire rispettivamente nel 2017 e nel 2021». Peraltro sull’argomento il presidente dell’ente Alberto Oliveti, era già intervenuto con un video nel quale aveva dichiarato: «Sulle banche siamo accusati di partecipare a scorribande finanziarie, mentre invece continuiamo a pensare alle pensioni dei medici. Abbiamo investito nella prima banca del Paese, Intesa San Paolo, e il valore dell’investimento è raddoppiato. Il valore del nostro investimento in Banco Bpm – terza banca del Paese – è quintuplicato. Se poi pensiamo alle due banche in questo periodo oggetto del cosiddetto “risiko bancario”, quindi Monte dei Paschi di Siena e Mediobanca, ad oggi abbiamo aumentato il valore dell’investimento di 115 milioni di euro, di cui metà già incassati. Tutto questo sempre e comunque nell’interesse delle pensioni dei medici». Enasarco, al centro di di una riorganizzazione interna dovuta al recente cambiamento dei vertici non ha, per il momento, ritenuto di rispondere.
Fonte: Il Sole 24 Ore