Mediobanca, l’offerta di Mps supera la soglia minima: adesioni al 38,5%

Mediobanca, l’offerta di Mps supera la soglia minima: adesioni al 38,5%

Mps centra il primo obiettivo nel percorso di creazione di un nuovo polo bancario italiano. All’indomani del rilancio cash, la scalata dell’istituto senese a Mediobanca ha raggiunto e superato il 35% di adesioni, salendo a quota 38,5%. L’Opas di Rocca Salimbeni è così andata oltre la soglia minima, fissata appunto al 35%, alla quale era subordinata la riuscita dell’intera operazione.

Secondo gli ultimi aggiornamenti di Borsa Italiana, le azioni conferite all’offerta sono cresciute dal 30,125% della vigilia all’attuale 38,5%. Al conteggio si sono dunque sommati in queste ore, tra gli altri, i pacchetti dei vari azionisti di Mediobanca che ieri hanno annunciato il loro appoggio all’Opas, dalla Cassa previdenziale dei medici Enpam (che ha il 2%) alla holding Edizione dei Benetton (un altro 2%), fino alla famiglia Tortora con il suo 1,1%. Azioni che si aggiungono a quelle già depositate da Delfin e Caltagirone. Questo mentre a Piazza Affari mancano ormai poche sedute alla fine dell’offerta, che si concluderà il prossimo 8 settembre, con successiva riapertura tra il 16 e il 22 settembre.

Ieri Montepaschi aveva ritoccato al rialzo l’offerta pubblica di scambio su Mediobanca inserendo una componente cash nell’ambito dell’operazione: 0,9 euro ad azione che corrispondono a un esborso complessivo di circa 750 milioni. Mps sempre ieri ha poi comunicato di rinunciare alla condizione della soglia del 66,67% a cui era subordinata l’efficacia dell’offerta per Mediobanca, mentre resta confermata la soglia irrinunciabile del 35%. L’offerta si concluderà il prossimo 8 settembre, ma è già previsto un periodo di riapertura dei termini di cinque giorni, tra il 16 e il 22 settembre.

Fonte: Il Sole 24 Ore