Mediobanca, Mps deposita la lista per il cda: è guidata da Grilli e Melzi d’Eril
Mps ha depositato una lista di dodici nomi per il cda di Mediobanca, con in testa Vittorio Grilli e Alessandro Melzi d’Eril, candidati rispettivamente al ruolo di presidente e amministratore delegato. Compongono la rosa l’ad di Italgas Paolo Gallo, l’ex ad di Sky Italia Andrea Zappia, l’ex vice dg della Consob, Tiziana Togna, la ceo di Iris Ceramica, Federica Minozzi, l’ex segretario della Fondazione Crt, Massimo Lapucci, il sindaco di Acea e Snam, Ines Gandini, l’ex chief risk officer di Generali, Sandro Panizza, il partner di Mgm Studio Legale, Giuseppe Matteo Masoni, e le manager di Mps, Donatella Vernisi e Silvia Fissi.
«Ferme restando le prerogative dello statuto di Mediobanca, che prevede che la nomina del presidente del consiglio di amministrazione, dell’amministratore delegato e degli eventuali vice presidenti siano di competenza del consiglio di amministrazione, il socio Banca Monte dei Paschi di Siena raccomanda la nomina di Vittorio Umberto Grilli quale presidente del consiglio di amministrazione e di Alessandro Melzi d’Eril quale amministratore delegato», si legge nella nota. Quanto alle due manager di Mps in lista Donatella Vernisi è senior manager imprese e private e vanta un lungo percorso manageriale all’interno della banca, con responsabilità di vertice nell’area crediti e nella gestione dei patrimoni delle famiglie e nel governo dei rischi, con un focus particolare ai sistemi di pianificazione, indirizzo e controllo e alle tematiche di sostenibilità. Silvia Fissi è invece responsabile direzione information technology e innovazione digitale di Banca Widiba, la banca digitale del Gruppo Montepaschi, con una vasta esperienza nel digital banking e nello sviluppo di modelli di banca multicanale.
Le dimissioni da Anima
Poche ore prima Melzi d’Eril aveva rassegnato le sue dimissioni dall’incarico di amministratore delegato e direttore generale di Anima Holding, «con efficacia immediata per cogliere nuove opportunità professionali». In seguito a tali dimissioni, precisava una nota di Anima Holding, verrà convocato d’urgenza il consiglio di amministrazione della società ai fini della presa d’atto delle dimissioni e per avviare l’iter per la sua sostituzione.
L’azionariato di Mps
Intanto Consob ha fotografato l’azionariato di Monte dei Paschi a valle della conclusionedell’offerta pubblica di acquisto e scambio su Mediobanca che ha portato l’istituto toscano all’86,348% di Piazzetta Cuccia: vede Delfin (famiglia Del Vecchio) detiene il 17,533% (dal 20,949% di metà settembre prima della riapertura dei termini dell’opas), Francesco Gaetano Caltagirone il 10,262% (dal 12,259%), il ministero dell’Economia e delle Finanze il 4,863% (dall’11,3% precedente l’avvio dell’offerta) e Banco Bpm il 3,741% (dal 4,471% di metà settembre). Giorgio Girondi (presidente di Ufi filters) infine si diluisce dal 3% al 2,85%.
Fonte: Il Sole 24 Ore