
Medov group fa shopping, ha acquisito Programma mare
Nuovo brand per la holding della famiglia genovese Schenone, che diventa Medov group e inizia il nuovo corso con l’acquisizione delle quote di maggioranza di Programma mare, storica azienda spezzina che ha innovato i metodi tradizionali di packaging per lo stoccaggio e le spedizioni, a livello internazionale, di yacht e imbarcazioni.
Il nuovo marchio commerciale, che sostituisce la precedente denominazione, I.L. Investimenti (fondata nel 2005), continua a operare nei settori dello shipping, della logistica, della supply chain e della nautica da diporto, con i suoi 300 dipendenti nel mondo e un fatturato consolidato di circa 103 milioni di euro, nonché 10 società controllate, a cui si aggiunge la nuova acquisizione. Presidente e ceo di Medov group è Giulio Schenone, che spiega i motivi che l’hanno portato a decidere l’acquisto di Programma mare. Un’operazione di cui non è stata divulgato valore ma che, secondo rumors di mercato, si aggira sui 3 milioni di euro.
Obiettivo: dai servizi alla produzione
«L’idea – afferma Schenone – è di diversificare e andare verso nuovi settori che, però, devono essere, in qualche modo, sinergici o complementari, perché dobbiamo essere in grado di portare un po’ della nostra competenza nelle acquisizioni che facciamo, anche se riguardano cose sostanzialmente diverse. E Programma mare è la prima vera diversificazione rispetto alle tradizionali aziende di Medov group che finora hanno offerto servizi. Con quest’azienda iniziamo a fornire anche un prodotto, non soltanto un servizio. E, al contempo, allarghiamo lo spettro dell’attività; un fattore fondamentale per un’impresa familiare. Perché se avessimo soltanto una o due attività, in un momento geopolitico così turbolento, rischieremmo di essere messi fuori gioco».
Programma mare, sottolinea Schenone, «è una società che fattura una decina di milioni di euro e conta 80 addetti. Realizza coperture in polietilene termoretraibile che sono messe a protezione delle grandi imbarcazioni nel momento in cui la lavorazione è finita e devono essere o consegnate a clienti o, ad esempio, trasferite, imballate, oltremare. L’azienda è stata fondata 25 anni fa, due ex comandanti di yacht, Davide Giannoni e Francesco Dazzi (i quali resteranno alla guida dell’impresa, ndr) che, con grande coraggio, hanno iniziato a fare un lavoro diverso: sono andati negli Stati Uniti, a imparare come si fa il ciclo di produzione; poi hanno importato questa tecnologia, mettendola a punto per conto loro. Adesso sono i leader di questo settore, che è chiaramente una nicchia ma ti mette in contatto con tutti i più importanti cantieri della nautica italiana: Ferretti, Riva, Azimut Benetti e Sanlorenzo. Programma mare lavora davvero con tutti, offrendo un servizio di cui i cantieri hanno bisogno».
Si tratta, aggiunge Schenone, «di andare a fare il lavoro presso il cantiere o presso il sito dove è lo yacht. L’azienda ha un piccolo centro logistico, con un magazzino dove vengono stoccati i fogli di polietilene. La mattina presto, un furgone, con la squadra di operai e il caposquadra, va al cantiere dove c’è la barca da imballare e, normalmente, le maestranze fanno il lavoro in giornata, allestendo i ponteggi necessari e tutto il resto. Poi, quando hanno finito, tornano indietro. Capita, a volte, ch, per interventi particolarmente complessi, debbano stare fuori due o tre giorni. In sintesi, quindi, si produce presso il cantiere cliente».
Fonte: Il Sole 24 Ore