Mele trentine, via alla raccolta: la produzione cresce del 5% e si cercano 15mila stagionali

Mele trentine, via alla raccolta: la produzione cresce del 5% e si cercano 15mila stagionali

Mentre sono in dirittura d’arrivo le verifiche sulla Funivia delle mele che collegherà il centro di lavorazione di Predaia e le celle ipogee nel cuore della montagna, i produttori sono alla ricerca di 15mila stagionali per la raccolta delle mele in Trentino. Lo scorso anno, secondo i dati dell’Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento, gli avviamenti in agricoltura sono stati 14.600 di cui 13.681 in Valle di Non e 893 in Valle di Sole . Un dato che rappresenta circa la metà di tutte le assunzioni del settore nella Provincia di Trento (29.494) e dove le donne rappresentano un quarto del totale (26%) mentre gli stranieri sono otto su 10 (81%). Quest’anno, stando ai dati di Prognosfruit, la produzione del Trentino sarà in crescita del 5%, mentre sarà in calo del 3% quella dell’Alto Adige. A livello nazionale invece ci sarà una produzione complessiva di quasi 2,25 milioni di tonnellate con un calo del 3% rispetto al 2024. Considerato che i volumi continentali sono di poco inferiori a 10,5 milioni di tonnellate, l’Italia si conferma come uno dei più importanti produttori.

Una buona annata

Secondo le previsioni e le prime evidenze sarà un’annata con mele dalle buone caratteristiche organolettiche. Simone Dalpiaz, responsabile qualità del Consorzio Melinda, spiega che «i primi riscontri della raccolta 2025 autorizzano a un cauto ottimismo, nonostante alcune aree produttive siano state colpite da grandinate tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate. Abbiamo iniziato la raccolta con le varietà Gala e Sweetango: quest’ultima, in particolare, si presenta in ottima forma, con frutti croccanti, succosi e dal gusto equilibrato, molto apprezzato soprattutto dai consumatori più giovani»

L’impegno sulla sicurezza

Dopo che nei giorni scorsi sono emersi dati molto preoccupanti sulle irregolarità nel lavoro in agricoltura, a seguito dei controlli effettuati dall’Arma dei Carabinieri su 888 aziende agricole in tutta Italia, anche quest’anno ci sarà forte attenzione sulla sicurezza, su cui sono impegnati, anche attraverso la formazione, il Servizio Lavoro della Provincia autonoma di Trento, l’Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’APSS (Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari) e l’Arma dei Carabinieri. «I dati occupazionali fanno percepire quanto siano rilevanti le attività della melicoltura, non solo per la Val di Non e Val di Sole ma per l’intero ecosistema produttivo trentino – sottolinea Mario Cescolini, consigliere Consorzio Melinda -. Dietro ad esse si cela uno sforzo organizzativo enorme e in questo il valore della cooperazione aiuta molto le singole aziende, anche nel reperimento della forza lavoro necessaria. Un tassello essenziale, soprattutto mentre i cambiamenti climatici rendono sempre più incerta la produzione e le marginalità per gli agricoltori». Quest’anno, tra l’altro, c’è grande attesa per l’avvio ufficiale della Funivia delle Mele: l’impianto a fune, nato da un progetto di Melinda, che collega la sala di lavorazione di Predaia e le celle ipogee nel cuore della montagna.

Fonte: Il Sole 24 Ore