Melfi riparte con la produzione della Nuova Compass
Sull’unica linea in funzione nello stabilimento Stellantis di Melfi ci sono le ultime Renegade e le 500 X di un ordine straordinario proveniente dal Medio Oriente. Due auto arrivate a fine corsa. Da novembre saranno sostituite dalla nuova Jeep Compass, il Suv a cui Stellantis affida l’ultima preghiera per rilanciare le vendite in Italia e in Europa e riportare i volumi perduti nello stabilimento lucano ormai boccheggiante.
La linea si muove a rilento, tecnici e operai operano a scartamento ridotto. Nel 2025, a Melfi, saranno prodotti circa 17.600 veicoli contro gli oltre 400mila dell’età dell’oro, quelli della Punto, quando andavano due linee a pieno regime. Nel reparto dei collaudi idrici, fanno capolino le prime Nuova Compass prodotte. Sono quelle che verranno utilizzate per il marketing e le dimostrazioni per i concessionari e che già girano sulle strade intorno allo stabilimento per le ultime prove.
Dalla settimana prossima la linea riprenderà a marciare a ritmo più sostenuto con la prospettiva, di lungo periodo, del pieno regime con l’attuale conformazione. I tempi della Punto sono una chimera inarrivabile, ma la nuova Compass scongiura gli scenari peggiori che aleggiavano su Melfi negli anni in cui era candidata a perdere Jeep, una certezza per le vendite Stellantis, per far posto esclusivamente a Lancia e Ds, le scommesse del gruppo, i marchi da rilanciare. Qui, invece, verranno prodotte le versioni ibride e full electric della Compass, l’auto Jeep più venduta in Europa. L’obiettivo è passare dagli attuali 17.600 veicoli prodotti nello stabilimento a una quota compresa tra 150mila e 200mila unità con il picco che verrà raggiunto alla fine del 2026, quando alla Nuova Compass e alla Ds8 attualmente in produzione, si saranno aggiunti la DS7 (a giugno prossimo), e la nuova Lancia Gamma (attesa a settembre). Melfi consegnerà la Nuova Compass a sessanta mercati in Europa, Asia, Africa, all’Australia e alla Nuova Zelanda, mentre Stati Uniti e Sudamerica saranno serviti, con tutta probabilità, da uno stabilimento americano, anche se ancora non c’è una decisione definitiva sui tempi e sul luogo.
La Nuova Compass può essere un’autentica boccata d’ossigeno per lo stabilimento di Melfi che completerà a dicembre il piano uscite volontarie e incentivate (altri cento dipendenti) per portare gli addetti a 4.500, il numero concordato con i sindacati a giugno scorso. Mai più si tornerà a due linee, ma dal turno unico si passerà ai 15 turni che consentiranno di uscire progressivamente dalla stagione infinita degli ammortizzatori sociali.
«Melfi», spiega Fabio Catone, responsabile per l’Europa e il Medio Oriente di Jeep, «è lo stabilimento di riferimento di Jeep in Europa dal 2014. È stato il primo sito di produzione del marchio fuori dal Nord America. Da Melfi sono già uscite 2,3 milioni di Jeep, Renegade e Compass. Siamo alla terza generazione di Compass. Le sensazioni e i riscontri che abbiamo sulla Nuova Compass sono molto buoni. Siamo sicuri che il mercato accoglierà con favore un’auto molto attesa».
Fonte: Il Sole 24 Ore