Meloni: ai seggi per rispetto ma l’astensione è un diritto, contrarissima a dimezzare tempi per la cittadinanza

Meloni: ai seggi per rispetto ma l’astensione è un diritto, contrarissima a dimezzare tempi per la cittadinanza

«Perché ho scelto di dire che andrò al seggio ma non ritirerò la scheda? Banalmente ho detto che andrò al seggio perché sono un presidente del Consiglio e penso sia giusto dare un segnale di rispetto nei confronti delle urne e dell’istituto referendario. Poi non condivido i contenuti dei referendum e, come sempre nella storia della nazione, quando non si condividono c’è anche l’opzione dell’astensione. Perché come ci insegna un partito serio in Italia non votare al referendum è un mio diritto, è un diritto di tutti, dei lavoratori e non». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, ospite della seconda edizione de “Il giorno de La Verità”, a Palazzo Brancaccio, a Roma.

Meloni: contrarissima a dimezzare tempi per la cittadinanza

Nel merito la premier ha dichiarato di essere «contrarissima a dimezzare i tempi della cittadinanza. La legge sulla cittadinanza in Italia è ottima, tra l’altro molto aperta. Noi siamo da svariato tempo tra le nazioni europee che ogni anno concedono il maggior numero di cittadinanze. Cosa diversa è accelerare l’iter burocratico una volta che si ha il diritto per accedere alla cittadinanza: è una cosa che ci interessa e ci lavoriamo. Ma non contribuirò con il referendum a portare a cinque anni i termini per concedere la cittadinanza alle persone straniere in Italia» ha spiegato Meloni

Siamo compatti, a fine legislatura con questo governo

Quanto alla tenuta del governo, «che si tenti di osteggiarlo mi sembra la cosa più naturale del mondo, che ci si riesca mi pare difficile, c’è una maggioranza compatta che lavora bene, la compattezza della maggioranza si vede dalla quantità di risposte che è in gradi di produrre al di là delle letture, mi pare che di risposte questo governo ne abbia date molte». E ancora; «Lavoro perché questa legislatura arrivi alla fine con questo governo, è la sfida più grande»

Regionali non dirimenti per tenuta legislatura

«Contiamo in un risultato positivo alle prossime regionali, si vota per cinque regioni, se dovessimo calcolare questo come un metro oggettivo di dove è la maggioranza degli italiani mi corre l’obbligo di ricordare che, da inizio legislatura, attualmente siamo 11 a tre. Faremo del nostro meglio con la nostra compattezza e la nostra dedizione per presentare delle candidature di persone credibili autorevoli e vincenti ma non è un elemento dirimente per la tenuta della legislatura» ha spiegato ancora la presidente del Consiglio

Nessuno screzio, fiera del lavoro di Salvini e Tajani

«Non c’è stato alcuno screzio, nessuno bacchettava nessuno non sono una maestra, sono fiera dei miei ministri, fiera del lavoro di Salvini in un ministero complesso e di quello di Tajani in un momento internazionale complesso» ha detto ancora la premier, smentendo alcune ricostruzioni sulla riunione di governo di ieri.

Fonte: Il Sole 24 Ore