Meloni chiede un risarcimento di 20mila euro a Canfora. Chi è lo storico e cosa è successo tra lui e la premier

Andrà a processo a Bari con l’accusa di diffamazione aggravata nei confronti della premier Giorgia Meloni che ha chiesto un risarcimento di 20mila euro lo storico del mondo antico e filologo Luciano Canfora, 82 anni, professore emerito dell’università di Bari, intellettuale di sinistra e opinionista. La decisione è stata presa dalla giudice Antonietta Guerra, che nel rinviarlo a giudizio ha ritenuto necessaria un’integrazione probatoria sulle parole pronunciate dal filologo in sede di dibattimento. Il processo inizierà il 7 ottobre.

Le parole dello storico

La vicenda risale all’11 aprile 2022 quando Meloni era leader di Fratelli d’Italia e parlamentare all’opposizione del governo Draghi. Nel corso di un incontro con gli studenti del liceo scientifico “Enrico Fermi” di Bari dedicato alla guerra in Ucraina, parlando di Meloni disse che, «essendo neonazista nell’animo, si è subito schierata con i neonazisti ucraini, è diventata una statista molto importante ed è tutta contenta».

La richiesta di risarcimento da 20mila euro

Partì subito la querela e la Procura di Bari, dopo aver chiesto la citazione diretta in giudizio del professore, ne ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio. La premier si è costituita parte civile chiedendo, tramite l’avvocato Luca Libra, anche un risarcimento danni da 20mila euro. Secondo il legale, infatti, con le sue parole Canfora avrebbe «leso l’onore, il decoro e la reputazione» di Meloni, «aggredendo la sua immagine, come persona e personaggio politico, con volgarità gratuita e inaudita». «La domanda risarcitoria – scrive ancora il legale – è motivata, anzitutto, dal pregiudizio psicofisico sofferto e, soprattutto, dalla lesione alla reputazione, all’onore e all’immagine» di Meloni.

Il difensore: «La premier sarà chiamata a deporre in aula»

Di parere opposto il difensore dello storico, Michele Laforgia che aveva chiesto il proscioglimento del suo assistito «perché il fatto non sussiste, o perché non costituisce reato, o perché comunque non punibile per esercizio del diritto di critica politica». «La premier sarà sicuramente chiamata a deporre in aula», ha annunciato inoltre, spiegando: «Sapevamo che, se avessimo dovuto approfondire il tema del “neonazismo nell’animo” nel merito sarebbe stato necessario sentire la persona offesa dal reato», «e forse acquisire» in dibattimento «una massa importante di documenti biografici, bibliografici, autobiografici».

Un passato da iscritto nel Pci

Canfora, nato a Bari nel 1942, professore di filologia greca e latina nell’università di Bari dal 1975, ha insegnato anche papirologia, letteratura latina, storia greca e romana. Autore di numerosissimi studi e saggi di storia antica e contemporanea, tradotti in varie lingue, per anni è stato iscritto al Partito comunista italiano e ha poi aderito a Rifondazione comunista.

Fonte: Il Sole 24 Ore