Meloni: porteremo avanti le riforme, nella manovra giù le tasse al ceto medio

Meloni: porteremo avanti le riforme, nella manovra giù le tasse al ceto medio

Avanti con le riforme, dal premierato alla separazione delle carriere dei magistrati. E avanti con la riduzione delle tasse al ceto medio. Dopo la standing ovation al Meeting di Rimini, la premier è voluta intervenire alla festa dell’Udc, partito cattolico che guida la quarta gamba della coalizione. «Ci tenevo ad essere qui per ringraziare l’Ucd del lavoro serio e propositivo a sostegno dell’azione del governo e per realizzare il programma di centrodestra. Ma non sto cacciando nessuno, non cerco una legittimazione religiosa», si è schermita Meloni)

Meloni: porteremo avanti riforme, scardinare rendite posizione

«Vogliamo portare a termine le riforme che l’Italia aspetta da sempre, scardinare quelle rendite di posizione che impediscono alle nostre migliori energie di liberare il loro potenziale, costruire una visione di sviluppo, di crescita, di medio-lungo periodo, rimettere l’Italia nel posto che merita sullo scacchiere internazionale ha scandito Meloni, in un passaggio del suo intervento alla festa dell’Udc. Perciò «andremo avanti sulla separazione delle carriere dei magistrati, sulla riforma del Csm, perché vogliamo spezzare il sistema correntizio che ha umiliato la magistratura e rendere la giustizia più giusta per i cittadini». E avanti con la riforma del premierato perché «vogliamo archiviare la stagione ei governi tecnici, arcobaleno, che passano sulla testa dei cittadini. I cittadini chiedono governi politici, stabili, e vogliamo rispondere a questa richiesta con la riforma del premierato, necessaria per rafforzare la democrazia e l’economia. Stiamo vedendo come la stabilità faccia la differenza, solo un governo stabile può avere visione».

«Nella manovra ci concentriamo sul ceto medio»

Ribaita l’urgenza di intervenire nella legge di bilancio a favore del ceto medio. «Noi abbiamo smesso di gettare i soldi dei cittadini dalla finestra, nonostante i debiti da pagare che ci hanno lasciato i nostri predecessori non abbiamo aumentato le tasse ma le abbiamo abbassate. E vogliamo proseguire in questa direzione come sapete ora concentrandoci con la prossima legge di bilancio sul ceto medio» ha scanmdito Meloni.

«Italia solida sul piano economico e finanziario, c’e’ fiducia mercati»

Ma la presindente del Consiglio ha rivendicato anche i risultati realizzati finora con «l’Italia tornata protagonista a livello internazionale» che «si presenta stabile sul piano politico, chiara nel posizionamento, coraggiosa nelle scelte, solida sul piano economico e finanziario». Lo dicono «i dati macroeconomici, lo dice la crescita del Pil, lo dicono i numeri sull’occupazione, oltre un milione di posti di lavoro creati in mille giorni, lo dice la ritrovata fiducia degli investitori, dei mercati», ha rimarcato ancora la premier. “Dicevano che con il centrodestra al Governo, particolarmente con la Meloni presidente del Consiglio l’Italia sarebbe andata in default. E le cose – ha voluto sottolineare ancora Meloni – sono andate in maniera leggermente diversa perché la verità è che la sinistra non azzecca una previsione da qualche decennio. Oggi noi siamo di fatto l’ancora di stabilità in Europa e chiaramente ne siamo orgogliosi, questi risultati non sono il frutto del caso ma delle scelte che abbiamo fatto»

«Noi accusati di odio da chi festeggia omicidio Kirk, clima insostenibile»

Un passaggio ampio dell’intervento è stato poi dedicato alle reazioni nel mondo politico all’assassinio dell’attivista politicoi repubblicano e filo-Trump Charlie Kirk negli Usa. «Odio e la violenza politica stanno tornando drammaticamente una realtà, facendo venire molti nodi al pettine» ha detto Meloni che ha ricordato di provenire «da una comunità politica che spesso è stata accusata di diffondere odio, guarda un po’ dagli stessi che festeggiano e giustificano l’omicidio intenzionale di un ragazzo che aveva la colpa di difendere con coraggio le sue idee». Di qui l’affondo: «Io credo che sia arrivato il momento di chiedere conto alla sinistra italiana di questo continuo minimizzare o addirittura di questo continuo giustificazionismo della criminalizzazione, della violenza nei confronti di chi non la pensa come loro. Perché il clima anche qui in Italia sta diventando insostenibile ed è ora di denunciarlo ed è ora di dire chiaramente che queste tesi sono impresentabili, pericolose, irresponsabili e antitetiche a qualsiasi embrione di democrazia»

Fonte: Il Sole 24 Ore