Mercato, 8 miliardi investiti al Q3 2025

Mercato, 8 miliardi investiti al Q3 2025

Torna a crescere dopo una fase di rallentamento il real estate italiano, o almeno così sembrerebbe dai dati di Dils sul terzo trimestre 2025. Un totale di 8 miliardi di euro investiti nei primi nove mesi dell’anno, in crescita del 21% sullo stesso periodo del 2024. Si tratta però di un mercato in evoluzione: più selettivo, polarizzato tra asset consolidati e segmenti emergenti, ma ancora condizionato dalla scarsità di prodotto e dal clima di cautela legato ai tassi.

Relativamente al solo trimestre estivo, gli investimenti hanno raggiunto i 2,6 miliardi, in leggero calo rispetto al 2024, ma su base annua la traiettoria resta positiva. A trainare è stato il retail, con oltre 1,1 miliardi di euro nel trimestre e 2,24 miliardi da inizio anno: un dato record, +38% rispetto al 2024, sostenuto da due maxi-operazioni da oltre 400 milioni ciascuna nei comparti shopping center e outlet. Un risultato che riflette il ritorno di fiducia dei capitali verso formule fisiche di consumo, ma anche la concentrazione delle transazioni su pochi asset di taglia istituzionale.

Ospitalità in rallentamento invece, dopo mesi di forte espansione. La scarsità di operazioni “core” di dimensione rilevante penalizza il trimestre, che chiude con 260 milioni. Il totale da inizio anno resta oerò positivo: 2 miliardi di investimenti in crescita del 56% rispetto ai primi nove mesi del 2024. La domanda si concentra su città d’arte e destinazioni turistiche di fascia alta, con attenzione crescente per il segmento luxury, mentre restano marginali le operazioni in destinazioni secondarie.

Investimenti oltre i 410 milioni di euro, invece, per la logistica. Con un take-up di 665 mila metri quadrati – il miglior risultato da due anni -, il totale del capitale raggiunto da inizio anno arriva a 1,64 milioni. Il prime rent resta stabile a 70 euro al metro quadro all’anno nei poli di Milano e Roma. L’assorbimento recupera sul semestre (-7% su base annua, contro il -11% di giugno), ma la mancanza di prodotto continua a limitare l’offerta, mentre gli investitori guardano con interesse crescente al segmento light industrial.

Fonte: Il Sole 24 Ore