Mercedes Benz cede a sconto il suo 3,8% in Nissan, il titolo crolla alla Borsa di Tokyo

Mercedes Benz cede a sconto il suo 3,8% in Nissan, il titolo crolla alla Borsa di Tokyo

Nissan sbanda alla Borsa di Tokyo, sulla scia della vendita da parte di Mercedes Benz della quota detenuta nella casa automobilistica giapponese. Il titolo Nissan ha chiuso con una flessione del 6,2% a 340,30 yen. Da inizio anno la quotazione ha perso il 30% circa. Il fondo pensione di Mercedes-Benz ha ceduto il suo 3,8% in Nissan Motor per 47,83 miliardi di yen, pari a circa 325 miliardi di dollari, secondo quanto hanno riferito fonti vicine al dossier. Un portavoce del gruppo tedesco si è limitato a confermare la cessione della quota. Come rilevano gli operatori, la vendita evidenzia il diffuso scetticismo degli investitori sulle prospettive di ripresa di Nissan, che deve far fronte ai dazi Usa e al calo delle vendite nei suoi mercati chiave, Stati Uniti e Cina. Il mercato mostra le sue perplessità anche sul piano di riorganizzazione avviato dal gruppo che prevede la chiusura di siti per ridurre i costi e ripristinare la redditività.

Nissan ha registrato una perdita di 535 milioni di dollari nel trimestre concluso a giugno. Secondo le fonti, Mercedes-Benz ha venduto le sue azioni Nissan a 341,3 yen l’una, con uno sconto del 5,98% rispetto al prezzo di chiusura di lunedì di 363 yen. Stando alle indiscrezioni, i titoli sono stati offerti a un prezzo compreso tra 337,5 e 341 yen. La domanda ha superato il numero di azioni offerte in vendita, hanno precisato le fonti, aggiungendo che ai 10 maggiori investitori è stato assegnato circa il 70% delle azioni vendute. Nessun commento da parte di Nissan. Mercedes Benz ha trasferito la partecipazione in Nissan al fondo pensione nel 2016 e – come ha indicato un portavoce – non era considerata strategica. La vendita rientra pertanto in un’operazione di razionalizzazione del portafoglio. Il piano recentemente presentato dal ceo di Nissan, Ivan Espinosa, in carica da aprile, include la riduzione della capacità produttiva globale a 2,5 milioni di veicoli (dagli attuali 3,5 milioni) e del numero di siti produttivi a 10 (da 17) entro l’esercizio 2027.

Fonte: Il Sole 24 Ore