Mercedes cede la sua quota e Nissan perde il 6% in Borsa
Nuovo tonfo per Nissan alla Borsa di Tokyo, con un calo di oltre il 6% del valore dei titoli, dopo che Mercedes-Benz, il secondo maggiore azionista, ha ceduto l’intera sua partecipazione del 3,8% nella casa automobilistica giapponese.
Le due società avevano stretto un accordo nel 2010, sotto la guida dell’ex amministratore delegato di Nissan Carlos Ghosn, a seguito della crisi finanziaria del 2008, nel tentativo di ridurre i costi di sviluppo e produzione. Il fondo pensione della casa tedesca ha concluso la vendita della sua quota per un valore di circa 48 miliardi di yen (280 milioni di euro), definendola “un’operazione ordinaria di riallineamento del proprio portafoglio”. La reazione in Borsa, secondo gli investitori, riflette lo scetticismo del mercato circa l’auspicato ritorno alla redditività della terza casa auto nipponica, nonostante il tiepido entusiasmo sul comparto generato dall’accordo di luglio sui dazi con l’amministrazione Trump, e la riduzione delle tariffe sulle importazioni di auto negli Usa dal 27,5% al 15%.
Dall’inizio dell’anno, tuttavia, la capitalizzazione di mercato di Nissan si è mantenuta inferiore ai 10 miliardi di dollari e il prezzo delle sue azioni è sceso del 28%. L’uscita di scena di Mercedes nell’azionariato non rappresenta al tempo stesso una iniezione di fiducia per l’operato dell’amministratore delegato Ivan Espinosa, fresco di nomina, e l’annunciato piano di risanamento lacrime e sangue che prevede il taglio di 500 miliardi di yen (2,9 miliardi di euro) di costi attraverso la soppressione di 20.000 posti di lavoro, la chiusura di stabilimenti, e la vendita di proprietà.
Tra aprile e giugno, sotto la sua direzione la casa auto nipponica ha registrato un flusso di cassa negativo pari a 390 miliardi di yen, sospendendo le previsioni sui risultati dell’intero anno. L’esercizio fiscale 2024 ha invece evidenziato un rosso di 671 miliardi di yen, equivalente a oltre 4 miliardi di euro. Uno stallo che secondo gli esperti del settore potrebbe condurre ad ulteriori disimpegni da parte della Renault, principale azionista di Nissan, con il 35,7% del capitale azionario.
Fonte: Il Sole 24 Ore