
Merz a Macron: «Ombrello nucleare comune con Francia e Regno Unito»
A Varsavia: immigrazione e riarmo
Da Parigi, Merz è volato a Varsavia: per i neo-cancellieri è tradizione fare visita ai due Paesi confinanti nel primo giorno di incarico, per sottolineare l’unità europea, da Ovest a Est. Questa volta, però, le visite sono particolarmente cariche di significato, nell’80° anniversario dalla capitolazione del nazionalsocialismo. Eppure, ottanta anni dopo il Secondo conflitto mondiale, l’Europa si ritrova ancora la guerra alle porte e a discutere di riarmo. «L’aggressione della Russia all’Ucraina ha infranto l’illusione di pace e sicurezza garantite in Europa», hanno scritto Merz e Macron in un intervento congiunto su Le Figaro.
A Varsavia, il cancelliere tedesco ha incontrato il premier polacco Donald Tusk. La visita segna una «nuova apertura, forse la più importante nella storia delle relazioni polacco-tedesche degli ultimi 10 anni», ha affermato Tusk, nella conferenza stampa congiunta.
A Varsavia, Merz ha ribadito di essere «favorevole a un allentamento» delle regole di bilancio Ue per consentire ai Paesi membri di spendere di più nella difesa, con un meccanismo «simile a quanto fatto in Germania» con la riforma del freno al debito.
Tra i temi in agenda, anche l’immigrazione irregolare. Merz ha promesso un’azione immediata per contrastare il fenomeno in Germania, come parte della competizione elettorale con l’estrema destra di Alternative für Deutschland. La questione della politica migratoria «non è un problema nazionale ma europeo, che vogliamo risolvere insieme», ha detto Merz. Su questo tema, però, le cose non vanno lisce tra Germania e Polonia, che si sono già scontrate, dopo il rafforzamento dei controlli alla frontiera, deciso dal Governo Scholz. «Saremo duri sulle politiche migratorie, ma – ha detto Tusk – servono soluzioni europee e questo non può voler dire che un Paese provoca problemi a un altro Paese». La Polonia, ha aggiunto, «ha praticamente chiuso la rotta migratoria illegale organizzata da Bielorussia, Russia e trafficanti internazionali. Ci aspettiamo pieno supporto». La Polonia, ha detto ancora Tusk, si è assunta «l’onere maggiore per quanto riguarda i migranti dall’Ucraina e per quanto riguarda gli investimenti nella difesa del confine esterno dell’Unione Europea».
Fonte: Il Sole 24 Ore