Mfe pesante, zavorrata da taglio target 2025 Prosieben
Mfe punta a sinergie per 261-315 mln entro il 2029
E sempre alla viglia, Mfe ha fornito ulteriori dettagli sulle sinergie che spera di realizzare, che il gruppo stima per un valore compreso tra 261 e 315 milioni di euro entro il 2029, con un aumento annuale a partire dal 2026. Le iniziative di riduzione dei costi (54% dell’impatto previsto sull’ebit) rappresentano circa il 2% dei costi totali combinati e saranno suddivise tra contenuti, trasmissione e digitale, vendite e adtech, Generale e Amministrativo, approvvigionamento e revisione dei contratti di acquisizione e IT/tecnologia e IA generativa. Le iniziative di top-line, che rappresentano circa il 2% dei ricavi totali combinati, dovrebbero essere suddivise tra pubblicità, ingresso in attività adiacenti e strategia dei contenuti B2B/B2C.
Per Intermonte il 43% delle sinergie totali realizzate entro il 2027
Secondo Intermonte, il gruppo sarà in grado di recuperare «una solida generazione di flussi di cassa», poiché stimano un «forte rendimento a doppia cifra anche dopo l’eccellente performance recente delle azioni». L’offerta è stata «un successo completo per Mfe», sottolineano gli analisti. Il 4 settembre, Il gruppo televisivo ha annunciato di aver raggiunto il 75,61% del capitale di Prosieben, e secondo gli esperti è ora in grado di attuare lo scenario che prevede sinergie fino a 315 milioni di euro realizzabili in quattro anni, con costi una tantum compresi tra 80 e 110 milioni di euro. A tal proposito, Intermonte sottolinea comunque due aspetti: il primo, è che entro il 2027 dovrebbe essere stato realizzato solo il 43% delle sinergie totali previste dall’accordo; in secondo luogo, secondo gli analisti, il management si concentrerà probabilmente sul flusso di cassa piuttosto che sul conto economico e, su questo parametro, prevedono un miglioramento entro il 2027.
Sulla base di queste considerazioni, Intermonte conferma il giudizio ‘Outperform’, con obiettivo di prezzo per i titoli Mfe di tipo B rivisto a 5,8 euro (da 5,2 euro) e per i titoli di tipo A a 4,7 euro (da 4,2 euro). «Grazie alle significative sinergie previste – sottolineano gli esperti – il gruppo dovrebbe continuare a godere di un aumento positivo dell’earning per share a partire dal 2027». Inoltre, «poiché Mfe conferma la politica dei dividendi (almeno il 50% dell’utile netto del gruppo), specificando che è sostenibile nel tempo, ciò implica che il gruppo continuerà a pagare un dividendo estremamente generoso negli anni a venire». D’altrocanto, Equita conferma il target di 6,2 euro per le Mfe di tipo B e di 5,0 euro per quelle di tipo A ( con un 20% di sconto rispetto alle B).
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Fonte: Il Sole 24 Ore