MIA Fair prima edizione con Fiere di Parma

MIA Milan Image Art Fair, la fiera dedicata all’arte fotografica, (Superstudio Maxi a Milano dal 28 aprile al 1° maggio), si è chiusa con soddisfazioni sul fronte commerciale. Numerose le vendite favorite da un pubblico sempre più evoluto sul media fotografico, come hanno voluto sottolineare alcuni galleristi. Pertanto la “fisiologica” minor affluenza attesa per un’edizione che si è svolta a pochi mesi dall’ultimo appuntamento dello scorso autunno posticipato per l’emergenza sanitaria, non ha pesato sui risultati. Diverso, invece, il riflesso sul numero di espositori – 97 le gallerie presenti – in calo del 15%, ma gli organizzatori confermano che nel 2023 i numeri torneranno a salire con il 30% degli espositori provenienti dall’estero, oggi il 20%.

Questa edizione può essere definita il “numero zero”, in quanto segna l’inizio di una nuova stagione dopo l’ingresso nel gruppo Fiere di Parma (Mercanteinfiera, Gotha e Cibus) che ha sfidato le avversità del momento e ha deciso di ampliare il portafoglio (la vendita ha considerato un valore pari a un multiplo dell’ebitda). «L’obiettivo di Fiera di Parma – ha spiegato Lorenza Castelli che insieme al padre Fabio Castelli ha fondato la fiera nel 2011 – è di posizionare MIA Fair in una decisa chiave europea, capitalizzando la piazza di Milano e le relazioni internazionali di Fiere di Parma. Lo sviluppo internazionale – prosegue Lorenza Castelli – si concretizzerà nell’esportare questo format a Colonia, ad Art Cologne 2023, per offrire maggior visibilità agli espositori che da sempre hanno apprezzato il nostro modello». Un’altra novità di questa edizione è l’impegno da parte di Fiere di Parma di costituire un fondo annuale di 20.000 euro indirizzato all’acquisto di una o più opere per arricchire il proprio patrimonio artistico.

L’offerta in fiera

Oltre alla Main section, è stata organizzata la seconda edizione di Beyond Photography – Dialogue, curata da Domenico de Chirico, riservata alle gallerie che promuovono le generazioni più recenti di artisti, con un’idea espositiva di dialogo tra fotografia e una sola opera realizzata con altre tecniche (scultura, installazione, pittura e video) come nello stand della galleria Art Noble dove insieme alle foto di Alberto Selvestrel, classe 1996, la cui ricerca stabilisce un legame tra la realtà del paesaggio e quella immaginata dall’artista (le foto in edizione di 10 viaggiano tra 1.400 e 1.600 euro mentre quelle in edizione di cinque da 3.000 a 5.400 euro), insieme all’opera scultorea di Giovanni Chiamenti (classe 1992) «Chimera», 2021 realizzata dopo uno scatto e in seguito stampata in 3D su una lastra di plexiglass e sostenuta da due radici in abete (6.200 euro). In fiera i prezzi delle opere viaggiano in un range compreso tra mille e 30mila euro (le opere del fotografo canadese Edward Burtinsky presentato da Admira sono vendute a 30mila euro). «In fiera – racconta Francesca Malgara, tra i giurati del premio BNL BNP Paribas – è poco presente l’offerta vintage, ma è privilegiato un racconto più legato al contemporaneo per aiutare i fotografi a crescere. Obiettivo dei fondatori in questi dieci anni con il risultato di aver aiutato a crescere diversi fotografi». Un esempio? Francesco Bosso (lavora con Photo & Contemporary galleria di Torino) interprete del paesaggio: dieci anni fa i suoi scatti in bianco e nero erano venduti a meno di 1.000 euro oggi viaggiano sugli 8.000 euro e continua a lavorare in modo analogico e stampa nella camera oscura.

Le gallerie giovani

Se il costo di partecipazione alla fiera è in linea con gli altri competitor, MIA Fair propone una dimensione di stand (12 mq) considerata entry level ad un costo complessivo di 3.500 euro, dove è possibile esporre “i lavori in modo decoroso” e permette la partecipazione anche alle gallerie più giovani o con un budget più contenuto. Tra queste era presente Looking for Art, StartUp Innovativa nata nel 2019 per promuovere artisti emergenti under 35 anche attraverso una piattaforma B2B. In fiera erano presenti i lavori di tre artisti (Mattia Sanarico, Sofia Mangini, Matteo Brivio nati tra il 1994 e il 1998) con prezzi inferiori ai 1.000 euro e le foto, in edizioni di tre, avevano come tema l’architettura e l’ambiente. Altra giovane galleria Arte in salotto presentava le opere di Laurent Chéhère (Parigi, 1972) che attraverso la fotografia, il reportage e il fotomontaggio esplora città, periferie e paesi (la serie «Flying Houses», prezzi 9.000 euro edizione di 5) e la “Natura morta” e “Vanitas”di Mauro Davoli (prezzi da 1.600 edizione di 10 e 4.000 in edizione di 5).

La presenza femminile tra i premi

Ben rappresentato il genere: da Galleria Forni (Bologna), Vera Rossi con fotografie still life (edizioni di 5 da 1.000 a 1.200 euro, l’opera unica di composta da 16 fotografie in edizioni di 5 a 10 mila euro), da Podbielski le foto di Silvia Camporese (da 3 a 7mila euro) o Florence di Benedetto (l’opera «La festa è finita», 2021 in vendita da Glauco Cavacciuti Arte in edizione di 5 a 7.500 euro) tra i finalisti del premio BNL BNP PARIBAS giunto all’11ª. Il premio è stato vinto ex aequo dall’opera di Simona Ghizzoni «Isola», 2021 (MLB Gallery ) un trittico che racconta il rapporto tra uomo e natura, nato durante il lockdown e quella di Antonio Biasiucci, «Corpo Ligneo n.01», 2022 (Farsetti Arte). Malena Mazza si è, invece, aggiudicata il premio acquisizione di 2.000 euro della prima edizione di IRINOX SAVE THE FOOD, istituito per promuovere artisti che attraverso l’uso dell’immagine in ogni sua forma abbiano affrontato il tema cibo. L’opera «Convivio», 2007 entrerà a far parte della Collezione del gruppo Irinox, leader nel settore degli abbattitori rapidi di temperatura da casa e professionali. Oltre alla vincitrice del premio acquisizione, altri due premi sono stai assegnati ai fotografi Margherita Del Piano e Maurizio Montagna i cui lavori, grazie alla partnership con Fiere di Parma, saranno esposti nella mostra ART SAVE THE FOOD, curata da Claudio Composti, presso il Complesso Monastico San Paolo di Parma in concomitanza con CIBUS, la fiera internazionale dell’agroalimentare Made in Italy, dal 3 maggio al 5 giugno 2022.

Fonte: Il Sole 24 Ore