Microsoft Copilot sempre più «personale» ecco le nuove funzioni per memoria, salute e apprendimento

Microsoft Copilot sempre più «personale» ecco le nuove funzioni per memoria, salute e apprendimento

“In questo momento c’è tantissimo rumore intorno all’intelligenza artificiale: titoli di giornali, entusiasmo, paure e, a dire il vero, credo che per molti tutto questo risulti piuttosto eccessivo”. E se lo sembra a lui, Mustafa Suleyman, che è a capo dell’intelligenza artificiale di Microsoft, figuriamoci a noi utenti – verrebbe da dire. Ma i responsabili dell’AI di Microsoft sembrano avere la risposta pronta al problema: un’AI più personale, che si “connetta” davvero con noi. Real understanding, real connection è il leit motiv dell’evento con cui il 23 ottobre Microsoft ha presentato nuove funzioni di Copilot, il suo chatbot che ora è un po’ in secondo piano nella scena mondiale rispetto a Chatgpt, Claude, forse persino Deepseek.

Quando si sente l’espressione real connection riferita al rapporto con un chatbot può venire istintivo ricordare i tanti casi di persone vulnerabili che negli ultimi mesi si sono legati troppo all’AI, sino a esiti fatali. Microsoft però crede di poter rendere Copilot uno strumento davvero utile per la nostra vita personale e così contribuire a riparare il nostro rapporto con la tecnologia, adesso compromesso – come dice Suleyman. Poca fiducia, troppo stress.

L’obiettivo, ha spiegato Suleyman, è insomma costruire un’intelligenza artificiale “davvero al servizio delle persone, non il contrario”.

Nel dettaglio che vuol dire?

Fonte: Il Sole 24 Ore