Milano-Cortina 2026, con il modello Barcellona impatto da 1 miliardo sul turismo
Ispirarsi al modello di Barcellona. È la strada da seguire per i Giochi Olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026 se si vogliono ottenere i migliori risultati economici per il territorio: nello scenario più ottimistico una crescita della spesa turistica da un miliardo di euro nel lungo periodo (2027-2030) nelle tre regioni che ospitano l’evento (Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige).
Due milioni di presenze in più
La raccomandazione è contenuta nel terzo Rapporto strategico sul turismo sostenibile e i patrimoni dell’umanità a cura di The European House Ambrosetti (Teha) che parte da un risultato a portata di mano: in un territorio ristretto come le cinque province coinvolte nelle competizioni sono attese circa 2 milioni di presenze turistiche aggiuntive (da 85,8 a 87,5 milioni). Ma «ottimizzando la gestione dei flussi» si potrebbe superare quota 100 (103,3 milioni) nella media annua. Per farlo, si legge nello studio, occorre innanzittuto «valorizzare pienamente le potenzialità dei territori». Il risultato va poi consolidato: lo si può fare attraverso il destination management con la «promozione e valorizzazione del territorio nel suo insieme».
Cercando l’«effetto Barcellona»
Ma cosa c’entra la città catalana con le Olimpiadi invernali che si apriranno tra toto giorni? «Le Olimpiadi del 1992 a Barcellona hanno dato origine a quello che viene comunemente definito “effetto Barcellona”» si ricorda nel report. «Prima dell’evento le presenze turistiche nella città erano pari a circa 3,8 milioni, salite a 4,3 milioni nell’anno olimpico e quasi raddoppiate a 7,8 milioni nel 2000. Questo aumento non è stato determinato esclusivamente dagli investimenti infrastrutturali ma anche da un cambiamento significativo nella percezione della città, che si è affermata come destinazione culturale, balneare e di intrattenimento urbano». Il caso di Barcellona, quindi, «dimostra come grandi eventi possano essere catalizzatori, ma è il Destination Management a rendere “l’effetto Barcellona” strutturale e duraturo generando ricadute su diversi segmenti turistici, anche quelli non direttamente collegati all’evento».
Obiettivo un miliardo di spesa
Nel breve periodo distribuire al meglio i due milioni di presenze turistiche per Milano Cortina «per tipologia di turismo nelle Regioni coinvolte» porterebbe a un aumento di fatturato 243 milioni di euro. Ma il potenziale aumento di spesa fino al 2030 arriverebbe a 1,097 miliardi di euro se le «presenze addizionali» (9 milioni) dal 2027 al 2030 legate all’effetto olimpico fossero distribuite in modo ottimizzato secondo l’offerta del territorio. Ciò comporterebbe un aumento del 14% del valore aggiunto del turismo delle tre Regioni rispetto a quello generato nel 2024.
La «legacy» negativa di Atene 2004
Se Barcellona è un esempio a cui ispirarsi, le Olimpiadi di Atene 2004 sono quelle che vengono definite «legacy negativa». «Gli oltre 8 miliardi di euro di spesa complessiva hanno lasciato in eredità infrastrutture costose e in larga parte sottoutilizzate, insieme a un debito che ha pesato sulle finanze pubbliche per anni» si ricorda nello studio. «Molti impianti sportivi oggi versano in stato di abbandono o degrado, simboli tangibili di una pianificazione carente e di una mancanza di strategie di riuso. Le promesse di rigenerazione urbana e sviluppo turistico sono state in gran parte disattese». Insomma, un’esperienza da tenere a mente per evitare gravi errori.
Fonte: Il Sole 24 Ore