Milano Cortina, boom dei costi per il PalaItalia e il villaggio olimpico

Nuovo grido di allarme per le infrastrutture olimpiche di Milano. A Palazzo Chigi, durante la riunione della cabina di regia del 30 aprile scorso, è emerso di nuovo il tema degli extracosti relativamente alla realizzazione delle due nuove strutture sportive milanesi per i Giochi invernali di Milano e Cortina del 2026: il palazzo del ghiaccio, che sorgerà nel quartiere Santa Giulia, già ribattezzato PalaItalia; il villaggio olimpico per gli atleti e i loro staff, a Porta Romana.

Le due opere sono costruite da privati: il gruppo internazionale Cts Eventim nel primo caso, la società di sviluppo immobiliare Coima nel secondo. In entrambi i casi non è il cronoprogramma a preoccupare, bensì gli extracosti che, sebbene siano scesi negli ultimi mesi, sono ancora lì che chiedono una copertura. Per il PalaItalia si parla ancora di almeno 50-60 milioni di costi in più (ma la cifra non è certa, e potrebbe salire), rispetto ad un progetto che inizialmente era valutato 180 milioni; per il villaggio olimpico adesso siamo a 40 milioni in più, su un investimento iniziale di 100 milioni.

Durante l’ultima cabina di regia il tema è stato riproposto dal sindaco di Milano Giuseppe Sala. Risposte al momento non ce ne sono. L’aspettativa degli enti locali è che il governo se ne faccia carico, con una formula da studiare, perché evidentemente è difficile per il pubblico intervenire in un’attività privata. I privati non sembrano disposti a spendere di più di quanto ipotizzato inizialmente e il problema rischia di esplodere, visto che si tratta di due opere centrali e imprescindibili per i Giochi: il PalaItalia verrà utilizzato per ospitare le gare di hockey maschile mentre il villaggio olimpico per dare alloggio ad atleti, tecnici e società sportive, più giornalisti e operatori della comunicazione. A Milano è stato più volte, in più sedi, evidenziato il problema, ma aiuti concreti per ora non sono arrivati. La preoccupazione sale: se le risorse non arriveranno nei prossimi mesi i cantieri sono a rischio.

La prossima cabina di regia è prevista per inizio luglio e lì saranno presentati aggiornamenti anche sullo stato d’avanzamento dei progetti con le scuole e le università. Possibile che il tema degli extracosti venga riproposto in questa sede, anche se tutti sperano che una soluzione venga individuata prima.

Fonte: Il Sole 24 Ore