Milano, la Cassazione conferma i sequestri. Nel capoluogo «guasti urbanistici»

Milano, la Cassazione conferma i sequestri. Nel capoluogo «guasti urbanistici»

Sì ai sequestri dei cantieri al centro delle inchieste della Procura di Milano. La decisione, appena arrivata dalla Cassazione, riguarda le residenze Lac al parco delle Cave (un progetto a ovest del capoluogo, composto da tre torri a destinazione abitativa) e conferma la necessità di un piano attuativo per un intervento di questo tipo, per evitare «guasti urbanistici». Andando contro quello che, su un altro intervento, ha appena stabilità il Tar Lombardia.

Le scelte del Comune

Il Comune di Milano, per realizzare molte delle opere contestate in questi mesi, ha scelto la strada della Scia alternativa al permesso di costruire, senza passare da uno strumento di pianificazione urbanistica, il piano attuativo, che richiede tempi lunghissimi e che, però, ha il pregio di analizzare i servizi pubblici collegati alla nuova opera.

Lo stop della Cassazione

Nell’analizzare il ricorso contro il sequestro del cantiere delle residenze Lac, la Cassazione va esplicitamente contro l’impostazione della giustizia amministrativa. E spiega che «interventi costruttivi di consistente rilievo, anche se unitari, ben possono richiedere, e ragionevolmente, per la loro complessità e per l’incidenza urbanistica che siano in grado di sviluppare rispetto alla situazione in atto, la realizzazione di un apposito strumento attuativo, sia esso di iniziativa pubblica o privata».

Quando serve un piano attuativo

Persino in presenza «di porzioni di territorio completamente edificate ed urbanizzate», come quelle del Comune di Milano, è stata legittimamente respinta in passato la richiesta di rilascio di una concessione «in assenza di previa adozione di piano attuativo per un intervento edilizio di consistenza e complessità tali da realizzare una notevole trasformazione del territorio, inammissibile in assenza di un piano per la realizzazione degli interventi infrastrutturali idonei a sostenere il modificato assetto territoriale».

Fonte: Il Sole 24 Ore