Milano: pronto Superlab, il grattacielo «orizzontale» in zona Bicocca
Un grattacielo “orizzontale”, pienamente sostenibile, con un utilizzo innovativo di quei materiali – ferro, gomma e vetro – che venivano prodotti proprio in quell’area, rispettivamente, da Breda, Pirelli e VetroBalsamo. Inaugurato giovedì a Milano, negli spazi uffici dell’ex Breda, di viale Sarca 339, Superlab. Grattacielo “orizzontale” perchè alto tre piani ma lungo 100 metri, l’edificio recupera oltre 6.500 mq che saranno adibiti a uffici flessibili e porzionabili in sezioni da un minimo di 800 mq.
Un investimento complessivo di 15 milioni di euro, sostenuto dai real estate advisor torinesi Giorgio Fischer e Marco Chiono attraverso i rispettivi club deal e realizzato dallo studio Balance Architettura.
La struttura
La facciata è realizzata con montanti in gomma siliconica riciclata trasparente e vetro, un brevetto depositato dallo studio e sperimentato in questo intervento di recupero. «Gli spazi interni – ha spiegato Giorgio Fischer – sono versatili, riconfigurabili, pensati per facilitare la collaborazione su un unico piano». Lo scheletro in metallo è lasciato a vista, caratteristica insolita nell’architettura italiana e determinata dalla elevata disponibilità del ferro nel distretto Breda. A valorizzare la struttura, una tenue palette colori che, piano dopo piano, vira dal verde al giallo acido al rosso corallo desaturato. Grandi, ariosi, verdi, gli open space mostrano il calcestruzzo originario, scaldati da rivestimenti in betulla chiara e illuminati da una sofisticata illuminazione Erco. Piante e alberi attraversano gli ambienti in altezza e continuano nel rooftop verde,studiato per mitigare l’effetto “isola di calore”. Il livello di sostenibilità è elevatissimo. Superlab risulta 100% carbon free, è dotato di pannelli solari e di un sistema di recupero delle acque piovane e utilizza materiali che possiedano una EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto). L’edificio è certificato Leed
Gold per le prestazioni energetiche, la qualità ecologica degli interni e le risorse impiegate.
Spazio multitenant
«Gli spazi – ha spiegato Marco Chiono – saranno affittati a più tenant. Il primo ha già firmato. Gli uffici saranno ufficialmente attivi da gennaio 2023. Tendenzialmente l’interesse sinora manifestato proviene da multinazionali che hanno bisogno di spazi medio-grandi e da aziende di servizi». L’edificio è stato acquistato nel 2019 e la pandemia ne ha rallentato la realizzazione. «Abbiamo anche affrontato – ha aggiunto Chiono – aumenti importantik dei costi delle materie prime, nell’ordine del 30% in più. Se ieri costruire uffici di grado A a Milano aveva un costo medio di 800 euro al metro quadrato, oggi siamo attorno ai 1100-1200 euro al mq».
La mostra
Dall’inaugurazione del 29 settembre fino al 16 ottobre, i vari piani dell’edificio, quelli superiori e il rooftop ospiteranno un progetto espositivo di arte contemporanea con installazioni di dimensioni ambientali. La mostra a cura di Francesca Canfora
parte dai paradigmi fondanti del progetto di architettura: recupero, rigenerazione, sostenibilità e innovazione diventano i principi ispiratori anche degli interventi dei 13 artisti italiani e internazionali partecipanti e che sono: Arthur Duff, ConiglioViola, Daniel González, Daniele D’Acquisto, Davide Maria Coltro, Domenico Borrelli, Elizabeth Aro, Enrico Iuliano, Marzio Zorio, Paola Risoli, Roberto Caccamo, Stefano Caimi e Studio Nucleo.
Fonte: Il Sole 24 Ore