Molise in dieci tappe lungo i tratturi con vista mare
E’ stato abitato dai Sanniti e dai Romani e passeggiando per tratturi, sentieri e vicoli è facile rintracciare i segni delle antiche civiltà che hanno segnato il suo passato. Il Molise è una terra di mezzo di arcana bellezza, con i suoi monti, le sue colline e vallate, ma anche i suoi tanti borghi da scoprire. La regione è tagliata da due fiumi, il Trigno e il Biferno che, come fossero disegnati da un architetto paesaggista, corrono paralleli dritti verso il mare toccando entrambe le province, Campobasso e Isernia. Tra siti archeologici, artigianato d’eccellenza, tradizioni musicali e paesi affacciati sul mare, ecco un itinerario in dieci tappe per scoprire l’essenza della regione.
A Scapoli nella patria della zampogna
Piccolo borgo ai piedi delle Mainarde, Scapoli è conosciuto in tutto il mondo come la patria della zampogna, strumento simbolo dei pastori. Il Museo internazionale della Zampogna custodisce una ricchissima collezione di strumenti provenienti da diversi Paesi del mondo e racconta la storia e l’evoluzione di un’arte antica che ancora oggi vive grazie ai maestri artigiani locali. Ogni anno, a fine luglio, Scapoli si anima con il celebre Festival Internazionale della Zampogna, che richiama musicisti e visitatori da tutta Europa. Ma Scapoli non è solo musica: qui si può assaporare anche il gusto genuino della tradizione con il raviolo scapolese, ripieno di carne e formaggio, un piatto simbolo della cucina montana molisana.
Dalla gastronomia alle campane, i tesori di Agnone
Agnone è una delle città più affascinanti del Molise, famosa per la Pontificia Fonderia Marinelli, tra le più antiche del mondo, e per il Museo delle Campane, che racconta otto secoli di storia e di maestria artigiana. Le campane di Agnone risuonano nelle piazze di tutto il mondo, dalla Torre di Pisa alle chiese del Sud-Est Asiatico, testimoniando l’eccellenza molisana. Accanto all’arte del bronzo, Agnone custodisce anche un patrimonio gastronomico di primo piano: i suoi caciocavalli e i prodotti caseari sono rinomati per la qualità e il sapore autentico. Visitare Agnone significa immergersi in un borgo dove il tempo sembra essersi fermato, tra botteghe storiche, chiese antiche come San Francesco e Sant’Emidio e panorami mozzafiato sull’Alto Molise. Imperdibile l’Ndocciata, una delle più antiche e suggestive tradizioni del Molise. Si tratta di una spettacolare sfilata di torce giganti, simbolo di fede e cultura millenaria, che illumina il corso principale della città nel periodo natalizio.
Il santuario neogotico di Castelpetroso e la grotta di San Michele
A pochi chilometri da Isernia sorge Castelpetroso, un borgo che custodisce una delle meraviglie architettoniche del Molise: la Basilica Minore dell’Addolorata, imponente santuario neogotico incastonato tra i monti, meta di pellegrinaggio e luogo di profonda spiritualità. La storia delle prima apparizioni risale al 1888. La basilica ospita spesso eventi religiosi speciali e celebrazioni natalizie, inclusi concerti di musica sacra. Nelle vicinanze si trova anche Sant’Angelo in Grotte, frazione di Santa Maria del Molise con la suggestiva Grotta di San Michele Arcangelo, dove si trovano affreschi risalenti alla scuola di Giotto. A breve distanza, per chi ama la natura, vale la pena visitare le Cascate di Carpinone, un’oasi incontaminata dove l’acqua e la roccia si fondono in un paesaggio di straordinaria bellezza.
Frosolone, nel regno delle forbici e dei coltelli
A circa 900 metri di altitudine, Frosolone offre uno scenario mozzafiato tra alberi secolari, stagni cristallini e rocce bianche che si ergono maestose. Ma non è solo la bellezza paesaggistica a rendere Frosolone un luogo unico: la sua rinomata produzione di formaggi e latticini di alta qualità, unita alla tradizione culinaria a base di tartufi bianchi e neri, delizia i palati più esigenti. Passeggiando tra i vicoli del centro storico, che conservano ancora l’intricato impianto urbanistico medievale, è possibile cogliere le architetture del Palazzo Baronale, con il suo loggiato rinascimentale e la bella chiesa barocca di Santa Maria delle Grazie. Fin dai tempi più antichi Frosolone è inoltre famosa per la lavorazione artigianale e artistica dell’acciaio con la produzione di forbici e coltelli, una tradizione conservata e valorizzata nel Museo dei ferri taglienti, oltre che nelle piccole botteghe di famiglia dove si tramanda da secoli la tradizionale pratica della forgiatura.
Fonte: Il Sole 24 Ore