Mollicone: per Iva ridotta e circolazione semplificata diversi veicoli possibili

Mollicone: per Iva ridotta e circolazione semplificata diversi veicoli possibili

«Siamo molto felici di essere qui al Tefaf di Maastricht con l’arte italiana – dichiara Federico Mollicone, presidente della 7ª Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera, presentando le opere prestate dal Museo e Real Bosco di Capodimonte alla fiera – naturalmente, alla nostra attenzione c’è il tema della circolazione dell’arte italiana e dell’Iva». Mollicone giovedì giorno dell’inaugurazione della fiere, era insieme al direttore Eike Schmidt e al presidente del Board del museo napoletano Ugo Pierucci, che ha fortemente voluto questa iniziativa.

Che novità ci porta dopo l’assenza dell’emendamento sull’Iva sugli scambi sull’arte nel DL Cultura?
Facciamo una previsione positiva, perché bisogna ricostruire i fatti in maniera corretta.

E cioè?
L’Italia è stato il primo Paese in Europa con il Parlamento ad approvare con la Legge di Bilancio 2023 la delega fiscale al governo per l’abbattimento dell’Iva sulle transizioni di opere d’arte e questo ha messo in moto gli altri Paesi europei che ci hanno anticipato in questo. Ma il governo ha assicurato che, attraverso il ministro Giuli e il ministro Giorgetti e il sottosegretario Leo, sta lavorando per applicarla e realizzarla, anche qui su moto del Parlamento e della Commissione Cultura.

Peraltro non si è riusciti a inserirlo nel DL Cultura, ma si sta lavorando a breve, perché ovviamente siamo tutti consapevoli che essendo stata la prima nazione ad annunciare la riduzione dell’Iva non possiamo poi subire il dumping degli altri Paesi. In più ci sarà una legge, a mia prima firma, che andrà in aula a maggio che si chiamerà Italia in scena e che avrà tre assi. Ci sono poi altri vettori possibili entro la primavera: esercizio della Delega di rimodulazione dell’Iva, la proposta di legge in Commissione Finanze, legge di delegazione europea e, appunto, Italia in scena. Il governo sta lavorando col ministro Giuli e il MEF per le risorse.

Fonte: Il Sole 24 Ore