
Molluschi, Regione Veneto in campo per la crisi Cam
«La situazione di difficoltà delle due aziende è precipitata nell’ultimo periodo e i dipendenti sono stati collocati in ferie forzate da ormai due mesi a fronte di una mancata comunicazione in merito all’organizzazione del lavoro e, ormai, all’assenza di materia prima da lavorare – spiegano Matteo Mangiaracina – Fai Cisl, Alessandra Frontini – Flai Cgil e Carlo Muccio – Uila Uil – I rappresentanti delle società non si erano resi disponibili a nessun confronto e non avevano risposto alle ripetute sollecitazioni da parte sindacale finalizzate a comprendere le difficoltà produttive e finanziarie tanto da rendere necessaria la nostra richiesta di convocazione di un tavolo regionale. Nel corso dell’incontro i referenti aziendali hanno comunicato che una società interessata a subentrare si è fatta da parte mettendosi in attesa dal momento in cui è stato reso pubblico il progetto Waterfront che coinvolgerebbe l’intera isola Saloni con sviluppo di aree turistiche e da diporto, con il conseguente dubbio sul destino delle attività produttive della zona, tra le quali Cam e Cam Evolution anche se, a quanto ci risulta, il citato progetto sia attualmente in fase assolutamente embrionale e appare dunque evidente che difficilmente esso possa rappresentare un reale impedimento, in tal senso».
Ora la priorità è la messa in sicurezza dei lavoratori, che non hanno ricevuto il pagamento delle ultime mensilità: «Tanti dipendenti stanno lasciando le aziende e chi rimane resta in attesa dell’avvio al più presto della procedura di Cassa integrazione. La situazione per le lavoratrici e i lavoratori si fa di giorno in giorno più insostenibile», concludono.
Le reazioni
Anche la politica si muove: «La grave crisi di Cam e Cam Evolution, realtà economiche e produttive di punta nel comparto ittico regionale, mette a rischio 50 posti di lavoro: è dovere della Regione attivarsi immediatamente per scongiurare una Caporetto occupazionale che colpirebbe a cascata il tessuto sociale del territorio e un settore strategico per il sistema veneto» è la presa di posizione è dei consiglieri regionali del Partito Democratico Jonatan Montanariello e Francesca Zottis, che hanno presentato un’interrogazione sulla vicenda.
E per il consigliere regionale Marco Dolfin (Lega – Liga Veneta), capo dipartimento Pesca per il partito in Veneto, «serve una visione a lungo periodo per ridare prospettiva a un settore come quello della pesca e dell’acquacoltura che è parte integrante dell’identità economica e sociale di Chioggia, di tutto il territorio veneziano e del polesine».
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Fonte: Il Sole 24 Ore