
Molteni Group investe in circolarità e cresce oltre il 10% nel primo semestre
Un progetto che coinvolge l’intera filiera dell’arredamento – dai centri di ricerca ai produttori, dai retailer ai consumatori, con l’obiettivo non solo di realizzare prodotti sempre più sostenibili, ma anche di accelerare l’adozione di innovazioni orientate all’economia circolare, aumentando la durata dei mobili, attraverso la loro manutenzione, riparazione, rigenerazione e rimessa a nuovo.
Il progetto R-evolve
Il progetto europeo «R-evolve» coinvolge diversi soggetti del settore all’interno dell’Unione europea, tra cui associazioni come FederlegnoArredo, atenei come il Politecnico di Milano e l’Università di Firenze, e aziende produttrici come Lago o Molteni. Quest’ultima, spiega il ceo Marco Piscitelli, è stata selezionata perché stava già da tempo lavorando per digitalizzare il ciclo di vita dei prodotti, anche in vista dell’introduzione del Passaporto digitale per i mobili previsto dalla Commissione, che entrerà in vigore a breve.
«Un impegno aggiuntivo per le aziende, ma anche un potenziale vantaggio competitivo che dà valore aggiunto e garanzia di qualità – spiega Piscitelli -. Il Passaporto consentirà di raccontare infatti cosa c’è all’interno di un prodotto, mettendone in evidenza originalità e qualità, rendendo trasparente l’intera filiera produttiva e quindi l’impatto ambientale del processo che ha dato vita a quel prodotto. Conterrà inoltre tutte le informazioni utili a garantire i servizi di manutenzione e assistenza post vendita».
Opportunità dal passaporto digitale
Per questo il gruppo di Giussano (uno dei più grandi del settore design in Italia, con i marchi Molteni&C, UniFor e Citterio e 517 milioni di euro di fatturato consolidato nel 2024) ci ha creduto e investito da subito.
«Essere stati selezionati per partecipare al progetto R-evolve, che ha una durata di quattro anni, ci permette di accelerare su questo fronte e di confrontarci con diversi stakeholders non solo lungo tutta la filiera produttiva e commerciale, ma anche in diversi Paesi europei», aggiunge il ceo.
Fonte: Il Sole 24 Ore