
Mondiale per Club, prossima edizione nel 2029. In bilico l’ipotesi Qatar
La prossima edizione del Mondiale per Club si terrà nell’estate del 2029. Lo avrebbe comunicato la Fifa alle confederazioni continentali. Una scelta che, di fatto, affosserebbe la candidatura del Qatar. Lo rivela un’esclusiva del Guardian, secondo cui l’organizzazione starebbe valutando un allargamento del torneo oltre i 32 club protagonisti negli Stati Uniti quest’anno. Si discute di playoff preliminari che potrebbero generare nuovi ricavi, mentre resta aperto il dibattito su diritti tv, benessere dei calciatori e futuro calendario internazionale, già oggi criticato da atleti, tecnici e addetti ai lavori per il suo sovraffollamento.
Addio al Qatar
La decisione di collocare il torneo in estate potrebbe bloccare sul nascere la proposta qatariota di ospitare la competizione d’inverno. Secondo il quotidiano inglese, i colloqui tra funzionari di Doha e la Fifa si erano tenuti a Miami lo scorso giugno, ma la tempistica annunciata riduce drasticamente le loro chance di successo. La mossa mira anche a ricucire i rapporti con le leghe europee, contrarie a un ulteriore spostamento in calendario.
Oltre i 32 club: spinta verso i 48
Il Mondiale per Club 2025 negli Stati Uniti aveva coinvolto 32 squadre, con il Chelsea campione che ha incassato 85 milioni di sterline dal montepremi complessivo di 750 milioni. Dopo quel torneo, le pressioni di club e investitori per un allargamento a 48 partecipanti si sono intensificate. La Fifa, riporta ancora il Guardian, considera probabile un’espansione per il 2029, ma non è certo che si arrivi subito al formato da 48, simile al Mondiale per Nazionali che adotterà questo format già dal 2026.
L’idea playoff e il business dei diritti
Un banco di prova è stato il playoff unico tra Los Angeles FC e Club América per decidere l’ultimo posto della Concacaf, nato dopo l’esclusione del León per violazioni sulle multiproprietà che coinvolgevano l’altro club partecipante Pachuca. L’esperimento, ritenuto un successo, potrebbe trasformarsi in un format stabile: una serie di spareggi a eliminazione diretta subito prima dell’inizio del torneo. Il che garantirebbe spettacolo e nuovi diritti tv, già valutati in 750 milioni di sterline per l’ultima edizione grazie a Dazn e al sostegno di Surj Sports Investment, fondo saudita.
Tra pressioni legali e tutela dei calciatori
Un’espansione piena da 32 a 48 club comporterebbe il passaggio da 64 a 104 partite, con impatti pesanti sui calendari e sulla salute degli atleti. Per questo la Fifa ragiona sui playoff come compromesso. Restano però i contenziosi: il gruppo European Leagues e il sindacato globale dei calciatori FifPro hanno già presentato un reclamo legale, mentre la Commissione europea valuta un’inchiesta formale.
Fonte: Il Sole 24 Ore