Morto Alberto Bertone, fondatore e ad di Acqua Sant’Anna

Morto Alberto Bertone, fondatore e ad di Acqua Sant’Anna

Acqua Sant’Anna, la famiglia Bertone, tutti i suoi dipendenti e collaboratori, annunciano «con immenso dolore» la scomparsa di Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato della società, avvenuta nella giornata di oggi. Bertone, 59 anni, viene salutato nella nota ufficiale come «imprenditore visionario e coraggioso» che «ha saputo coniugare visione imprenditoriale, capacità d’innovazione e una profonda attenzione per le persone, diventando nel tempo un punto di riferimento non solo per il suo settore, ma per l’intero tessuto economico e sociale del Paese».

Nato a Moncalieri, in provincia di Torino, da una famiglia di industriali edili originari del Cuneese, Bertone aveva fondato nel 1996 in valle Stura l’azienda di imbottigliamento, poi divenuta prima realtà del settore in Italia con 20 milioni di bottiglie prodotte ogni giorno e più di 130 dipendenti nello stabilimento di Sant’Anna di Vinadio (Cuneo). Laureato in scienze politiche, Bertone era padre di due figli. Nel 2016 aveva perso la compagna Roberta Ruffino, scomparsa prematuramente all’età di 40 anni. A fine ottobre l’udienza del processo penale a suo carico, partita dopo la denuncia per diffamazione di un concorrente, era stata rinviata per motivi di salute.

Sotto la sua guida, recita la nota dell’azienda, Acqua Sant’Anna «è cresciuta fino a diventare l’azienda leader in Italia nelle acque minerali. Ma il suo lascito va oltre i risultati economici: la sua umanità, il rispetto per i collaboratori, la sensibilità verso il territorio e la costante volontà di migliorare, ne hanno fatto un esempio di leadership autentica e generosa. Un grande uomo, profondamente legato alla sua famiglia, guidato da altruismo e senso del dovere che non saranno mai dimenticati. La società si unisce con profonda commozione al dolore della famiglia e di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di condividere con lui un percorso umano e professionale».

Fonte: Il Sole 24 Ore