Morto Stephen Sondheim, un compositore nell’empireo di Broadway

Pochi giorni fa aveva assistito a Broadway alla prima di due suoi musical in nuovi riallestimenti, Assassins e Company. Ci ha lasciati venerdì a 91 anni Stephen Sondheim, tra i maggiori compositori di musical degli ultimi cinquant’anni.

Il 7 dicembre a Los Angeles (e il 16 in Italia) esce il film musicale West Side Story, regia di Steven Spielberg, tratto dal celebre musical composto da Leonard Bernstein, ricco di songs diventate molto famose. Chi aveva scritto i versi di quelle canzoni? Un ventiseienne di Manhattan, Stephen Sondheim, appunto.

Un compositore

Lui si considerava principalmente un compositore, aveva studiato con Robert Barrow a Milton Babbitt; ma era anche cresciuto alla scuola di un autore di canzoni di musical come Oscar Hammerstein II (South Pacific, Oklahoma!, Tutti assieme appassionatamente, Show Boat). Questo gli aveva insegnato a “costruire” le canzoni attorno ai personaggi, a farne degli autentici “atti unici”.Sondheim scrive le canzoni anche per un musical di grande successo come Gipsy; poi nel 1962 il suo primo musical – musica e parole – A Funny Thing Happened on the Way to the Forum vince il Tony Award (l’Oscar del Teatro Americano), due anni di repliche.

I suoi maggiori successi negli anni ’70 e ’80

Gli anni ’70 e ’80 vedono i suoi maggiori successi. Cinque vedono la collaborazione – molto importante – con il regista Harold Prince, Company, Follies, A Little Night Music, Pacific Overtures e Sweeney Todd: tutti innovativi, il prodotto di due artisti sommamente talentuosi. le cui visioni si complementavano. Sondheim sviluppò la lezione di Hammerstein II – le canzoni come elemento fondante dello spettacolo – non semplicemente integrando le parole alla musica ma impregnando le canzoni degli sviluppi drammaturgici, vale a dire fornendo ai cantanti il materiale per approfondire l’interpretazione del personaggio.Cinque suoi musical hanno vinto il Tony Award; uno ha vinto il Pulitzer Prize. Sondheim ha anche ricevuto il Tony Award alla Carriera, mentre Obama lo ha insignito della Presidential Medal of Freedom, la maggiore onoreficenza statunitense. Nel 2010 a Broadway hanno rinominato un teatro in suo onore.

Fonte: Il Sole 24 Ore