Mosca: Nato strumento di aggressione e scontro. Rutte conferma Ucraina nella Nato

Mosca: Nato strumento di aggressione e scontro. Rutte conferma Ucraina nella Nato

“La Nato ha bisogno di aumentare del 400% la sua difesa aerea e missilistica”. Questo è il messaggio che lancerà oggi pomeriggio il segretario generale dell’Alleanza atlantica Mark Rutte intervenendo a un evento del think tank Chatam House sulle priorità da discutere nel vertice Nato del 24 e 25 giugno. “Abbiamo bisogno di un salto in avanti nella nostra difesa collettiva” riporta una nota che anticipa il discorso di Rutte, secondo cui il quadro complessivo di pericolo “non scomparirà con la fine della guerra in Ucraina”. “In Ucraina, vediamo come la Russia semini il terrore nei cieli, rafforzeremo lo scudo che protegge il nostro spazio aereo” è l’ulteriore indicazione che verrà dal segretario generale della Nato che a L’Aia a fine mese intende proporre un innalzamento delle spese Nato al 5% del Pil per i Paesi aderenti all’alleanza, quota che si dovrebbe comporre di un 3,5% derivante da spese strettamente militari e da un ulteriore 1,5% per altri investimenti funzionali alla sicurezza.

“Ora l’Alleanza atlantica, dopo aver gettato via ogni maschera, sta dimostrando in modo palese la sua essenza di strumento di aggressione e di scontro”: così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha commentato l’annunciato aumento della capacità di difesa aerea e missilistica della Nato in risposta alla minaccia russa. Lo riporta la Tass. In risposta alle politiche Nato, la Russia si riserva il diritto di agire liberamente, per dispiegare missili a corto e medio raggio, che potrà usare in risposta a una azione aggressiva della Nato vicina ai confini, ha affermato il portavoce del Cremlino. “La Russia dovrà rispondere a tali azioni aggressive della Nato e dei Paesi Nato, inclusi i nuovi membri della Nato vicini ai nostri confini. Ci riserviamo di certo il diritto di agire liberamente e a un certo punto, non limiteremo più le nostre azioni”, ha dichiarato Peskov, in merito alla scadenza della moratoria sul dispiegamento di missili a corto e medio raggio nei punti in cui è più vulnerabile in termini di sicurezza.

L’impegno sul “percorso irreversibile dell’Ucraina verso l’ingresso nella Nato è confermato e continuerà ad esserlo anche dopo il vertice dell’Aja”, l’eventuale “presenza o meno nelle conclusioni finali non è rilevante”. Lo ha detto il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, alla Chatham House a Londra. “Il mio obiettivo è che il vertice abbia conclusioni concise: non è necessario ripetere ogni frase o impegno già espressi, perché restino validi”, ha aggiunto Rutte, sottolineando che il summit sarà incentrato su “spesa e produzione” militare. Kiev “sarà menzionata nel comunicato, ma non aspettatevi che ogni paragrafo ripeta quanto già affermato”, ha aggiunto.

Lavrov contro Merz: «Pensa come Hitler»

Mosca, poi, per bocca del ministro degli Esteri Lavrov, alza i toni anche contro la Germania, accusando il cancelliere tedesco Merz di avere ancora la mentalità della Germania di Hitler, che pensava di avere «bisogno di territorio per avere accesso alle risorse naturali». Lavrov ha così commentato le parole di Merz, secondo il quale la Germania tornerà ad avere il più grande esercito convenzionale d’Europa e accusa la Russia di non volersi fermare all’Ucraina ma di voler conquistare tutta l’Europa.

Fonte: Il Sole 24 Ore