“Mother”, un anomalo ritratto di Madre Teresa apre la sezione Orizzonti

“Mother”, un anomalo ritratto di Madre Teresa apre la sezione Orizzonti

Teona Strugar Mitevska non è nuova a realizzare prodotti controversi e incentrati sul tema della religione: il già citato “Dio è donna e si chiama Petrunya”, ad esempio, racconta di una particolare cerimonia religiosa, che si conclude con il lancio in acqua di una croce che i ragazzi dovranno recuperare. Solo i maschi possono partecipare, ma la protagonista si getta nel fiume e la prende per prima, dando vita a un vero e proprio scandalo mediatico.

Il tema dell’aborto e una buona interpretazione

«Presento questa Madre quasi come l’amministratrice delegata di una multinazionale, instancabile e ambiziosa»: bastano anche queste parole della regista macedone per comprendere come la sua visione sia decisamente distante da ciò che ci aspettiamo.

Tra i temi che il film affronta c’è quello dell’aborto e la posizione particolarmente controversa tenuta da Madre Teresa sulla questione è senza dubbio un argomento che affiora durante la visione.

Mitevska associa questi spunti alla rappresentazione di una donna dal carattere deciso, ma che mostra anche numerose fragilità tipicamente umane. “Mother” ha sprazzi coraggiosi, ma forse la visione d’insieme avrebbe potuto essere ancor più sconvolgente e spiazzante.

La cinepresa è costantemente attaccata al volto e al corpo del personaggio, in alcuni casi offrendo una forte dose di realismo e partecipazione emotiva, in altri in maniera eccessivamente gratuita e forzata.

Fonte: Il Sole 24 Ore