
Mps-Mediobanca, Renzi: «Golden power grave lesione libero mercato»
«Per me vince il libero mercato sempre e quindi a partire dal lunedì prossimo all’assemblea di Mediobanca che vinca il migliore che vinca chi ha più consenso. Ho l’impressione che ci sia un po’ troppo attivismo da parte del governo che è una cosa un po’ diversa perché quando il governo decide di utilizzare il Golden Power contro Unicredit, quello che sta accadendo è una lesione gravissima della delle regole del libero mercato. Io non non prendo posizione per nessuno delle parti in causa, perché faccio politica e quindi che vinca il migliore, ma quando il governo della Repubblica decide di utilizzare il Golden Power contro una banca italiana, questo è uno scandalo assoluto, perché nessuno dice niente, ma questo è uno scandalo totale». Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi commentando l’indagine sull’operazione Mps-Mediobanca.
Renzi è intervenuto a margine del convegno dei Giovani di Confindustria in corso a Rapallo. «Nessuna persona può pensare che si utilizza il Golden Power contro una banca italiana. Se c’è una banca italiana che vuole prendere un’altra banca italiana, ti può stare simpatico antipatico l’amministratore delegato, questo è assolutamente legittimo, ma non puoi utilizzare il golden power contro una banca italiana, perché siamo all’abc delle regole del libero mercato: il Golden Power in economia è la bomba nucleare, è l’extrema ratio. Dopodiché qui siamo in una fase in cui il governo si preoccupa del Golden Power e le tasse continuano ad essere troppo alte – ha concluso -, non c’è una misura per le imprese. Sono contento che ci siano tanti applausi per il governo, ma quando sento parlare Adolfo Urso, mi cadono le braccia».
Iran, Renzi: Tajani come ’Alice’, figuracce per l’Italia
Il leader di Italia Viva ha parlato anche della crisi tra Israele e Iran. «Io trovo che la situazione di queste ultime ore sia l’effetto di una serie di cambiamenti -ha affermato -. Dieci anni fa il Medio Oriente stava peggio di ora, con attentati terroristici verso l’Europa. Dentro il Medio Oriente c’è una straordinaria forza riformatrice, l’Arabia Saudita, che sta rivoluzionano il mondo islamico, con la lotta a terrorismo. Dieci anni fa aveva tre nemici, le tre H, pagate dall’Iran: Hamas, Hezbollah e Houthi», tant’è che «quando gli accordi tra Arabia Saudita e Israele erano imminenti, Hamas li ha fatti saltare il 7 ottobre. Sulla reazione di Israele, che ha il diritto di esistere, si può discutere», ma per ora «nessuno ha elementi per dire come va a finire lo scontro con l’Iran», dunque «ci troviamo in un momento di grandissimo rischio». Di fronte a tutto questo «non servono frasi fatte come Tajani, che mentre tutti sapevano che era questione di ore l’attacco, e ha detto “non me l’aspettavo”. Non fa una figuraccia solo lui, ma il paese! Servirebbe una leadership», ha aggiunto.
Fonte: Il Sole 24 Ore