
Nel blu delle Egadi fra storie antiche di pesca, natura e tradizioni gastronomiche
A mezz’ora di navigazione dalla costa nord-occidentale della Sicilia, si approda su un’altra isola dove il ritmo del mare scandisce le giornate e, tra le reti dei pescherecci e gli sguardi profondi dei pescatori, affiora una storia antica e affascinante. Favignana, la più grande delle isole Egadi, ha avuto nei secoli un ruolo strategico lungo le rotte commerciali verso il nord Africa, accogliendo il passaggio delle grandi civiltà mediterranee che hanno lasciato un’impronta profonda su usi e tradizioni. A partire dall’Ottocento, l’isola ha costruito la propria identità economica e culturale attorno alla pesca e alla lavorazione del tonno, attività divenute simbolo della sua storia e motore del suo sviluppo. Tra le meraviglie naturalistiche che accomunato le isole Egadi – di cui fanno parte anche Levanzo e Marettimo – è il mare a dominare: un’area marina protetta di circa cinquantatré ettari, la più estesa del Mediterraneo. Un ecosistema ricco di habitat e specie da tutelare, tanto prezioso quanto fragile, che richiede costante protezione e valorizzazione. Raggiungibili in traghetto e aliscafo da Trapani e Marsala, le Egadi offrono un viaggio tra acque cristalline e storia.
Favignana, un’esplorazione a ritmo lento
A Favignana ogni giornata è un viaggio a ritmo lento fra pedalate verso calette nascoste – la bicicletta è il mezzo più utilizzato grazie al terreno pianeggiante – snorkeling in acque limpide, nuotate rigeneranti e le storie della tonnara Florio. Le spiagge occupano un posto speciale nelle meraviglie di quest’isola, baie che si aprono verso un mare dalle infinite sfumature d’azzurro; la più comoda, nel centro del paese, è quella di Praia, nell’elenco delle più apprezzate compaiono Cala Azzurra, sul versante sud orientale, e, più a nord, la rocciosa Cala Rossa, una baia incontaminata con scogli a picco sul mare. Tra le più suggestive c’è la spiaggia del Bue Marino con le sue grotte e le antiche cave di tufo, mentre Lido Burrone è un lungo litorale sabbioso adatto a tutti, poco distante da qui si trova un’altra spiaggia sabbiosa, quella di Marasolo. Il fascino di Favignana continua via mare per gli amanti delle immersioni subacquee, ma anche con escursioni in barca adatte a tutta la famiglia, ideali per trascorrere una giornata in compagnia di guide locali che, che fra soste bagno e navigazione, svelano aneddoti e racconti dell’isola.
Tonnare, gusto e tradizioni
Una volta tornati a terra è d’obbligo la visita all’ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica nella zona del porto. Fu Ignazio Florio, a metà Ottocento, a costruire questo edificio industriale e a dare così impulso alla lavorazione e conservazione del tonno, trasformando l’isola in un centro produttivo d’eccellenza. Oggi l’antica tonnara è un museo di grande fascino, prezioso custode della memoria collettiva: attraverso video, testimonianze e ambienti perfettamente conservati, si ripercorre il rito della pesca del tonno, la vita degli uomini che vi lavoravano e le tecniche di lavoro. Per un salto ancora più indietro nel tempo, c’è la visita alla Grotta del Pozzo, in località San Nicola, nella parte orientale dell’isola. Questo sito archeologico conserva iscrizioni e raffigurazioni rupestri risalenti all’epoca punica, offrendo una testimonianza della presenza umana preistorica a Favignana. Poco distante, procedendo verso la costa, si incontra anche il cosiddetto Bagno delle Donne, una grotta scavata nella roccia e collegata al mare; così chiamata perché si ipotizza possa essere stata utilizzata in epoca romana come impianto termale, anche se più probabilmente era dedicata all’allevamento dei pesci. Anche la tradizione culinaria di Favignana rispecchia un’identità influenzata per secoli dal passaggio di diverse civiltà mediterranee, di cui è emblema uno dei piatti tipici, il couscous di pesce. Alle Egadi la gastronomia si basa principalmente sui sapori del mare, in primis quello del tonno; tra i primi si gusta la tipica pasta fresca della Sicilia occidentale, i busiati, mentre per i più golosi c’è una vasta scelta di prelibatezze dolci come cannoli, cassate, granite con brioche.
Levanzo e Marettimo
Se Favignana è la più vivace e conosciuta delle Egadi, Levanzo e Marettimo ne rappresentano il volto più riservato e autentico: due isole dove la natura regna incontrastata, tra sentieri solitari, grotte marine e testimonianze millenarie. Levanzo, la più piccola dell’arcipelago, conquista per la trasparenza delle sue calette — raggiungibili preferibilmente via mare — e per la Grotta del Genovese, uno dei siti archeologici più rilevanti del Mediterraneo. Qui, incisioni e pitture preistoriche, scoperte nel 1949, raccontano una storia antichissima risalente al Paleolitico superiore. Più selvaggia e remota Marettimo, l’isola più occidentale dell’arcipelago, è attraversata da sentieri panoramici che si snodano tra macchia mediterranea e falesie a picco sul mare, conducendo a luoghi iconici come il Castello di Punta Troia, antica torre saracena affacciata sul promontorio. Dal centro abitato si può inoltre salire alle Case Romane, resti di un antico insediamento di epoca imperiale, situato in posizione strategica e arricchito dalla presenza di una piccola chiesa bizantina. Grotte marine, calette, acqua cristallina e una storia millenaria fanno delle isole Egadi un viaggio fuori dal tempo.
Fonte: Il Sole 24 Ore