
Nel weekend torna Pontida, la prima con Vannacci leghista: ecco chi ci sarà
La Lega torna questo weekend a Pontida pronta a rivendicare la guida del Veneto dopo la lunga era di Luca Zaia. “Liberi e forti” è lo slogan scelto per quest’edizione del tradizionale raduno. Sulla carta a tenere la scena dovrebbe essere il generale Roberto Vannacci. Promosso a tempo di record vicesegretario e contemporaneamente tesserato (al Parlamento europeo è arrivato come indipendente, con una dote di oltre 500 mila voti) sarà per la prima volta presente come leghista doc. L’anno scorso fu ospite osservatore, sommerso dai baci e abbracci della folla. Sabato sarà alla pre-Pontida, la festa dei giovani nel paesino della Bergamasca insieme al leader Matteo Salvini e al ministro Giuseppe Valditara. Il giorno dopo dovrebbe parlare di nuovo dal palco principale, prima del comizio finale di Salvini.
Chi ci sarà al raduno
Presenze anche dall’estero: domenica tra gli ospiti internazionali che si alterneranno sul palco ci saranno il presidente di Vox Santiago Abascal, il leader di Rassemblement National (ex Front National), nonché presidente dei Patrioti al parlamento europeo, Jordan Bardella (delfino di Marine Le Pen, guest star nel 2023) e anche Flávio Bolsonaro, figlio dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro (condannato pochi giorni fa a 27 anni per tentato colpo di Stato). Difficile rivedere qui Umberto Bossi (84 anni appena compiuti). La salute malferma da anni lo tiene lontano dalla manifestazione.
Il protagonismo di Vannacci
Ad ascoltare Vannacci ci saranno sia i militanti storici con la spilla di Alberto da Giussano e le bandiere del leone veneto di San Marco, che i suoi seguaci membri dell’associazione “Mondo al contrario”, soci dei 155 “team Vannacci” sparsi per il Paese. Due universi diversi. Per alcuni incompatibili. Negli scorsi giorni sono scesi in campo nomi pesanti della Lega contro l’ex generale e i suoi toni sopra le righe ispirati alla Decima Mas: dal governatore della Lombardia Attilio Fontana al vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio. E anche se Salvini continua a definire Vannacci «un valore aggiunto», c’è chi teme che possano esserci atteggiamenti di freddezza a Pontida nei suoi confronti. «Nessun rischio di contestazioni o polemiche» taglia corto però Luca Toccalini, deputato e coordinatore federale della Lega Giovani. «La Lega è sempre stata un mondo di sensibilità diverse unite da un cappello unico: le nostre battaglie» assicura.
Il ricordo di Charlie Kirk
Di certo, altro tema forte sarà l’odio politico e le reazioni all’omicidio di Charlie Kirk. Salvini ci punta molto e l’ha rimarcato in più occasioni. Ad Ancona, ad esempio, alla chiusura della campagna elettorale per Francesco Acquaroli insieme agli altri leader del centrodestra, ha chiesto un minuto di silenzio per l’americano, spiazzando un po’ la gente in piazza. A Pontida l’omaggio all’attivista Maga americano sarà sicuramente studiato e corale. Tanto più che sempre domenica si svolgeranno negli Usa i funerali di Kirk.
La Carta per la Lombardia
Ai gazebo si raccoglieranno poi le firme per sottoscrivere la Carta della Lombardia, lanciata dal capogruppo al Senato Massimiliano Romeo: una sorta di ritorno alle radici per riaffermare l’identità “nordista” del movimento, senza rinnegare la scelta la proiezione su scala nazionale decisa dal segretario Salvini.
Fonte: Il Sole 24 Ore